“Quella lacrima sul viso e un miracolo d’amore, che si avvera in questo istante per me che non amo che te”.
E la strofa finale della famosissima canzone cantata da Bobby Solo nel 1964.
Il Chievo Verona non è certo un club destinato a scrivere la storia del calcio. Ma il bello del calcio è che anche una squadra non blasonata, proprio come il Chievo, può scrivere una delle tante pagine di una storia d’amore.
Quella storia d’amore forte, viscerale, intramontabile, tra il Napoli e i suoi (veri) tifosi.
Il minuto 93′ di Napoli-Chievo è stata infatti scritta una pagina d’amore destinata a restare indelebile nella memoria di molti. Una pagina che porta la firma di Amadou Diawara, un giovanotto che non potrebbe votare ancora per il Senato e con appena 104 partite giocate in carriera.
Il suo gol ha fatto ‘piovere’ sul San Paolo anche con il sole. Una pioggia fatta di lacrime di gioia e di emozione. Quel gol ha unito i napoletani in quella lacrima scesa sul viso di chi ha vissuto le emozioni del Napoli di Vinicio, del Napoli di Maradona e ora sta vivendo quelle del Napoli di Sarri. Chi non ha pianto al gol di Diawara alzi la mano.
Vecchi e bambini, uomini e donne, alti e bassi, antipatici e simpatici, si sono ritrovati tutti insieme in quella lacrima.
E’ stata un’emozione forte per tutti.
Ma ora quella lacrima, quell’emozione forte devono cedere il passo alla razionalità.
Domenica il Napoli deve affrontare il Milan per continuare a sognare e, perchè no, a versare qualche altra lacrima su quei visi aspettando (speriamo) un pianto a dirotto.
C’è un sogno da realizzare e chi si ferma è perduto.
Buon Forza Napoli a tutti!