Questione San Paolo: botta e risposta tra De Laurentiis ed il Comune

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Questo pomeriggio, a Castel Volturno, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, nella conferenza stampa di presentazione del ritiro di Dimaro si è soffermato anche sulla questione relativa allo Stadio San Paolo. 

Queste le parole di De Laurentiis sullo Stadio San Paolo e sui lavori che, come detto dall’assessore Borriello, inizieranno a giugno:

“Città difficilissima, complicatissima, con delle situazioni ambientali e di amministrazioni locali discutibili. Io mi sono sentito dire da Auricchio noi dobbiamo fare i lavori a settembre, ottobre, ma io ti ammazzo! Quando noi abbiamo la Champions. Tu vuoi penalizzare i tifosi per chiudere i settori durante la stagione. Non è vero che lui ha i soldi, questo fesso di Auricchio ci ha rinunciato, ci sono le universiadi e usiamo quelli. Ma le Universiadi hanno procedure accelerate, non vorrei che ci fosse l’assist al fratello del sindaco che organizza i concerti. I lavori devono iniziare il 21 maggio, non dopo i concerti! Fanno i populisti, poi non pensano al Napoli! Mettetevi d’accordo. 

Durata dei lavori? Dipende. Se li facessi io ci riuscirei, dipende da quante ore. Io piazzati tutti i tornelli in poco tempo. Le ditte comunali invece sono delle gran pippe….”

Parole che hanno scaldato l’animo del Comune di Napoli che si è fatto sentire subito con l’assessore Borriello che risponde così a De Laurentiis:

“Stadio San Paolo? Trovo le parole di De Laurentiis un po’ sconcertanti visto che lo aveva sempre definito uno stadio non all’altezza. Invece adesso arrivano critiche per questa operazione che stiamo facendo, che fra l’altro è uno sforzo importante che sta compiendo l’amministrazione della città di Napoli. Eppure ci sono stati tanti esempi di lavori negli stadi in concomitanza di eventi sportivi programmati.

Da tifoso del Napoli posso ricordare che l’ammordentamento del San Paolo in vista die Mondiali fu fatto dal 1988 al 1990, il Napoli in quei due anni raggiunse l’apice della sua storia nel panorama internazionale, ergo può portare anche fortuna fare i lavori con gli azzurri impegnati in campo ma se De Laurentiis facesse la squadra.

Ribadisco, tutti i lavori saranno svolti nell’anno. In questo momento di difficoltà della squadra, sparare sull’amministratore non mi sembra affatto il massimo. Finalmente abbiamo trovato le risorse pubbliche per riammodernare uno stadio, e c’è addirittura chi ci critica. Smentisco il fatto che il Napoli rischia di non avere la licenza Uefa: se si chiude un settore, se ne aprirà un altro senza problemi”.

Non si è fatta attendere nemmeno la replica di De Magistris che risponde duramente alle parole del presidente del Napoli:

“Spiace che ogni volta che il presidente De Laurentiis non sa cosa dire eserciti l’insulto verbale nei confronti nostri. E questo spiace davvero perché riteniamo che in questo momento la città di tutto abbia bisogno, tranne che del rancore, della volontà di dividere e di non contribuire a portare a casa risultati storici per la città. Proprio mentre il presidente esterna, stiamo portando a casa un risultato che la città non aveva mai ottenuto, ossia un finanziamento che consentirà di far tornare il San Paolo nello splendore che merita, completamente ristrutturato, con soldi e tempi certi, senza che questo crei difficoltà alla squadra o nocumento ai tifosi. Si farà in modo che non ci siano difficoltà. Se qualcuno ha altri binari noi non ne abbiamo e si perderà questo finanziamento.

Il presidente afferma anche diverse cose dal contenuto diffamatorio. In questo momento non ne parlo, è materia giudiziaria, i concerti non c’entrano, è un unico concerto del 7 giugno per Pino Daniele che non incide sui lavori e non c’entra mio fratello. Continueremo nella nostra azione perché amiamo la città ed il San Paolo e non possiamo vederlo così. Non dico che ci saremmo aspettati l’applauso, ma che domani almeno leggeremo le scuse del presidente e si sarà trattato solo di un colpo di sole”.