Rafael: “Avventura a Napoli un dono di Dio, mi sono sempre sentito a casa, ma è il momento di andare via; amerò sempre questa città e questi tifosi”

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Il portiere brasiliano del Napoli Rafael Cabral, ha voluto salutare tutti i napoletani dai microfoni di Radio Kiss Kiss.

L’eroe della finale della Supercoppa Italiana 2014 vinta a Doha contro la Juventus, ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno e difficilmente sarà uno dei portieri azzurri nella prossima stagione. [LEGGI QUI la scheda di Rafael]

“Mia figlia è napoletana, sono cinque anni che sono a Napoli e mi sono sempre sentito a casa. Ricordo i rigori di Doha. Ho parato quelli che non ho studiato e quando l’ho fatto a Padoin ho capito cosa avessi fatto. Una serata indimenticabile che porterò nel cuore per tutta la vita perchè sei rimasto nella storia del club.

All’inizio della stagione abbiamo promesso di rimanere tutti per realizzare il sogno scudetto. Ci siamo andati vicino ma non abbiamo rammarico perchè abbiamo lavorato al massimo e fatto di tutto per vincere. Usciamo da questo campionato a testa alta e penso che l’anno prossimo possiamo riprovarci e sperare che sia l’anno giusto. 

Con mia moglie abbiamo deciso che è arrivato il momento di cambiare. Ringrazio la società e il Presidente che mi ha comprato in Brasile. 

L’infortunio che ho avuto è molto delicato. Mi sono ripreso subito ma quando ho ripreso non ero al mio livello. Dopo Doha ho sbagliato una partita e il mister ha preferito un altro portiere, ma Benitez ha fatto bene perchè non ero al mio livello. Poi non ho avuto più altre opportunità. Ora mi so no ripreso al 100%.

L’anno prossimo seguirò in TV le partite del Napoli sperando che si possa realizzare il sogno. Avrò sempre amore per questa città e per questi tifosi che come loro non ho mai visto nella vita, tifosi che vivono di calcio. Meritano lo scudetto.

Secondo me Sarri è l’allenatore ideale per qualsiasi calcio. Capisce molto di calcio e vive di calcio. E’ una bellissima persona che ha il dono della parola che sa accendere nei calciatori qualcosa di diverso. 

Ai mondiali vedo il Brasile favorito, squadra con un grande allenatore e una squadra giovane con tutti calciatori che giocano in grandi club.

Io ritengo questa avventura a Napoli come un dono di Dio. Per la società i miei compagni e i tifosi ho sempre dato il 100%,il mio meglio. Vado via soddisfatto e gioioso”. 

Rafael resterà nei cuori dei napoletani non solo per il rigore decisivo parato in quella finale a Padoin, ma anche per la sua professionalità e il suo attaccamento alla maglia del Napoli che ha dimostrato in più occasioni ad essere sempre il primo ad esultare per i gol dei suoi compagni.