Estratto essenziale dal “Regolamento del Giuoco del Calcio″ delle competizioni professionistiche approvato dalla ‘The International Football Association Board”, dalla “Federazione Italiana Giuoco Calcio” e dall’Associazione Italiana Arbitri’.
I calci di punizione si battono sempre nel punto in cui viene commessa l’infrazione che ha generato l’interruzione del gioco.
Non è regolare battere un calcio di punizione con la palla in movimento.
Chi batte un calcio di punizione non può toccare una seconda volta il pallone prima che sia stato toccato da un qualunque altro calciatore.
Quando si batte un calcio di punizione i calciatori difendenti devono posizionarsi a una distanza minima dal pallone di metri 9,15. Fa eccezione un calcio di punizione indiretto all’interno dell’area di porta o all’interno dell’area di rigore quando la porzione di campo non consente la distanza regolamentare.
Se un calcio di punizione viene assegnato alla squadra difendente all’interno della propria area di rigore, gli avversari devono essere tutti fuori dall’area di rigore.
Esistono due tipi di calcio di punizione:
CALCIO DI PUNIZIONE DIRETTO:
l’arbitro dopo aver fischiato tiene entrambe le braccia abbassate; se chi calcia spedisce la palla direttamente in rete il gol è regolare. Se viene calciato direttamente nella propria porta viene assegnato un calcio d’angolo alla squadra avversaria.
CALCIO DI PUNIZIONE INDIRETTO:
l’arbitro dopo aver fischiato tiene il braccio alzato fino al tocco successivo a quello effettuato da chi ha tirato la punizione. Se il pallone dopo esser stato calciato non tocca nessun altro calciatore e finisce in rete il gol non è valido e viene assegnato una rimessa da fondo campo alla squadra avversaria. Se viene calciato direttamente nella propria porta viene assegnato un calcio d’angolo alla squadra avversaria.
BARRIERA. A partire dalla stagione 2019-20 i calciatori della squadra che usufruisce di un calcio di punizione devono mantenere una distanza di almeno 1 metro dalla barriera formata dalla squadra avversaria.