Stadio San Paolo senza pace.
Dopo la polemica De Laurentiis-Comune di Napoli, ora è la volta di un botta e risposta tra lo stesso Comune e la Regione Campania.
Tutto è partito dall’incontro tra De Laurentiis e il Presidente della regione De Luca, commentato così dall’assessore allo sport del Comune di Napoli Borriello a Radio Punto Zero: “Da parte della Regione sono soldi dovuti perché stanno facendo le Universiadi, mica stanno facendo una concessione. Ho anche ringraziato la Regione per aver portato le Universiadi a Napoli. Il progetto progetto per il San Paolo già c’è, mancano solo i passaggi formali amministrativi e tecnici, siamo vicini a partire. Oggi fare uno stadio significa investire almeno 200 milioni di euro. In passato era possibile farlo, c’era questa opportunità, ma da parte del Napoli non ci sono mai state offerte concrete. Ora coi nostri sacrifici, e con le Universiadi, lo stiamo ristrutturando. In questo momento, da parte del Napoli, non c’è una vera azione mirata alla gestione dello stadio”.
Il Sindaco di Napoli De Magistris ha invece risposto a De Luca dalla web Tv del Comune: “Lo stadio San Paolo è frutto di un lavoro che ha messo insieme Governo Nazionale, Governo Regionale, Napoli, Fisu, Coni e altri interlocutori. I finanziamenti delle Universiadi non sono per lo stadio San Paolo, ma sono finanziamenti nazionale e regionali. Non abbiamo mai detto che l’abbiamo finanziato, non abbiamo i soldi per farlo. Ma è vero che l’abbiamo voluto noi e questo è agli atti. Lo stadio non sarebbe mai stato ristrutturato se non l’avessimo inserito in questo progetto perché altri non avrebbero messi soldi. Probabilmente in quel caso la Champions League non si sarebbe potuta giocare lì. Per me l’importante è fare qualcosa per i cittadini e portare il risultato a casa”.
Pronta la replica del Presidente della Regione Campania De Luca: “Un atto dovuto da chi e perché? Ma possibile che ogni volta che aprono bocca questi qui devono fare i cialtroni? Per lo stadio San Paolo sono 25 milioni della Regione Campania. Dovuti perché? Ma e’ giusto un’osservazione. Il Comune dovrebbe tacere, non si chiede molto. Siamo partiti un anno e mezzo fa, ci hanno detto che non ci si doveva preoccupare dello stadio San Paolo perché se la vedevano loro perchè avevano venti milioni del Credito sportivo.
Quindi abbiamo programmato nell’ambito delle Universiadi cinque milioni e mezzo. La pista, l’impianto di illuminazione e quello audio. Scopriamo dopo un anno e mezzo che non c’e’ piu’ un euro. Dopodiché con una santa pazienza incontro De Laurentiis e decidiamo di attribuire altri 20 milioni dei soldi delle Universiadi. Cioé dei soldi della Regione. Che perlomeno stiano zitti. Non vogliamo neanche un grazie. Almeno il silenzio. Abbiamo deciso con il presidente del Napoli che l’Agenzia regionale deve sollecitare privati e Comune per avere un progetto validato subito, i tempi sono strettissimi, ci saranno le partite Champions e siamo in ritardo e bisogna intervenire entro il 31 agosto, anche se si puo’ slittare di una settimana. Diversamente, se non ci fosse il progetto definitivo si lavora con l’Aru e il Calcio Napoli per un progetto rapido in tempi brevi”.