L’ex allenatore del Napoli oggi al Chelsea, Maurizio Sarri, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano napoletano “Il Mattino”.
Questi alcuni passaggi dell’intervista che è possibile leggere in versione integrale su “Il Mattino” oggi in edicola.
“Ripenso a quel Fiorentina-Napoli, sarebbe stato il coronamento di un sogno mio, della squadra e di tutta la città. Qualcuno ha fatto ironia sulle mie parole ma chi ha fatto sport sa che abbiamo perso quello scudetto in albergo, conseguenza di quello che è successo in Inter-Juventus del giorno prima.
Napoli è una città straordinaria merita di vincere lo scudetto. Io da tifoso spero che Ancelotti riesca dove non sono riuscito io. Ancelotti ha vinto ovunque e si è fatto voler bene ovunque è stato.
Il perchè non sono più l’allenatore del Napoli bisogna chiederlo alla società. C’erano dei motivi per i quali volevo rimanere ed altri per i quali volevo andar via. La clausola sul contratto scadeva il 31 maggio ma il 21 maggio è stato ingaggiato Ancelotti. In TV ho visto Ancelotti entrare nella sede della Filmauro.
Sono grato a De Laurentiis perchè mi ha fatto allenare la squadra del cuore. Per il resto voglio sicuramente bene al figlio Edo.
Higuain era un campione affermato e si è messo a mia disposizione che ero un signor nessuno senza esitazione. Non è vero che ha tradito è andato via solo perchè il Presidente del Napoli era De Laurentiis.
Mi sento con alcuni calciatori del Napoli ma senza parlare della squadra. Con Ancelotti ci siamo scambiati dei messaggi cordiali a inizio stagione.
Che immagine porta con me di Napoli? Quella dell’ultima giornata, con lo stadio intero che mi fa festa, nonostante la delusione e l’amarezza per non essere riusciti a conquistare lo scudetto. Ogni volta che ci ripenso mi vengono i brividi.
Ricordi più belli di Napoli? La vittoria allo Stadium con la Juventus e l’amore di ogni giorno dei napoletani.
I momenti da dimenticare? Le parole di De Laurentiis dopo la gara con il Real Madrid.
Non ho mai snobbato l’Europa League, ho solo sbagliato la partita di andata con il Lipsia. Era obbligatorio fare quei cambi perchè il sogno della città e della squadra era lo scudetto. Sbagliare non significa snobbare.
Non sono riuscito a salutare la squadra perchè è successo tutto troppo in fretta. Lo faccio ora. Siete dei ragazzi straordinari, continuate così perchè ce la potete fare a conquistare quel sogno che abbiamo sfiorato.
Tornare ad allenare il Napoli? Lo spero, può essere l’obiettivo chiudere la carriera a Napoli”.