Sarri-De Laurentiis divorzio troppo rischioso per il futuro del Napoli, ma entrambi devono fare lo step successivo

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Con Sarri o con De Laurentiis. Stagione positiva o fallimentare. Lo scudetto lo ha perso il Napoli o lo ha vinto la Juventus.

Uno stillicidio di sondaggi, critiche e contestazioni che sanno poco di ‘costruttivo’. Anzi sembrano agguati alla sinergia società-tecnico-squadra-tifosi, indispensabile base di partenza per raggiungere la gloria. 

Sondaggi legittimi per carità, ma come sempre il giusto è nel mezzo.

Il gioco di Sarri quest’anno ha fatto la differenza e negarlo sarebbe un’offesa all’onestà intellettuale. Sarri è cresciuto tantissimo grazie all’esperienza napoletana. Ora deve continuare la sua crescita condividendo il mercato con il Presidente per scegliere i calciatori da alternare con i titolari, senza far perdere efficacia al suo gioco. Evitando inoltre di essere costretto a privilegiare una competizione piuttosto che un’altra. Al tempo stesso Sarri deve suggerire alla società, i calciatori in grado di creare le alternative tattiche che non ha potuto avere quest’anno dopo l’infortunio di Milik.

De Laurentiis in questo momento, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, probabilmente è il miglior Presidente che il Napoli possa avere. Alternative credibili nessuno è in grado di proporle, neanche i suoi più acerrimi detrattori. Certo, ora il Presidente è chiamato allo step successivo all’acquisto dei palloni, ai nove anni consecutivi in Europa, al balzo in avanti nel ranking UEFA, ai conti in ordine, alla crescita dell’immagine internazionale del Napoli. Sicuramente tappe gratificanti e indispensabili da percorre, ma che non hanno portato in bacheca il trofeo atteso da 28 anni.

De Laurentiis è stato bravissimo a portare il Napoli a un bivio: fare il passo in avanti verso lo scudetto o correre il rischio di fare tre passi indietro verso l’Europa League. Per non uscire dal calcio che conta, la sola abilità imprenditoriale rischia di non bastare se si apre un nuovo ciclo ogni tre anni, senza le giuste alleanze di mercato e senza la presenza continua e ‘ciarliera’ nelle stanze del ‘palazzo’ che si vuol conquistare.

La prossima stagione Inter, Milan e Roma avranno consolidato l’ambientamento dei loro nuovi allenatori e con un calciomercato che sicuramente le porterà a rinforzarsi, potrebbero candidarsi seriamente a temibili anti-Juventus e classificarsi ai primi quattro posti utili per accedere alla Champions League.

Mai come in questa sua fase storica il Napoli deve fare quel salto di qualità per non compromettere il futuro del club.

Buon Forza Napoli a tutti!