Spalletti in conferenza: “Siamo forti per la consapevolezza di cosa sappiamo fare e non per la posizione in classifica”

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L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti in conferenza stampa ha presentato la sfida di campionato contro l’Inter al Meazza di Milano.

“In questo periodo di break abbiamo fatto quello che dovevamo, lavorando in profondità su tutte le qualità che servono, valutando individualmente i calciatori tra chi tornava dal mondiale e chi era stato in vacanza. Le risposte sono state buone, con la testa siamo rimasti a dove abbiamo lasciato. Ci fermeremo solo quando sapremo come sarà finita.

Noi non pensiamo a complotti di nessun genere ma il nostro sistema è migliorabile. La credibilità deve essere la prima cosa, soprattutto in un momento come quello attuale, bisogna essere bravi a non alimentare questi dubbi.

Lobotka e Kvara? Con la Juve Stabia hanno fatto una prestazione di buonissimo livello per il tempo che li ho tenuti dentro, si va tranquilli con la loro qualità. Kvara? Sono questi i calciatori che determinano dal niente l’occasione importantissima della partita, senza aver bisogno di schemi e compagni, supera gli avversari e determina la partita. Rrahmani? Ci vorrà la partita per poi trarre le conclusioni sulla sua condizione.

Alla sfida dell’Inter noi non ci arriviamo forti della posizione in classifica o di non aver mai perso, ma forti per la consapevolezza di ciò che sappiamo fare in campo. Solo su questo svilupperemo le prossime gare, su quello che sappiamo fare in campo. Avremo di fronte una grande squadra, non ti salva dove sei ma cosa sai riproporre in partita, come sai confrontarti. Si gioca il nostro calcio, che è piaciuto a tanti, ed ha dato benefici alla squadra.

L’Inter è una squadra di livello top, squadra di livello top europeo. Ha grande capacità di dilatare facilmente il campo per ampiezza e profondità. E’ una squadra che sa chiudersi, lascia il doppio centravanti contro i nostri due centrali e nei ribaltamenti dell’azione diventano pericolosi e dovremo stare sempre in ordine, con equilibrio tattico di squadra.

Solo le grandi sfide consegnano a chi le affronta in maniera corretta una grandezza. Si diventa grandi nelle grandi sfide, se si vanno a usare tutte le nostre qualità, dobbiamo essere più forti di tutto, scetticismo, pregiudizio, pure le paure di chi ci vuole bene. I giocatori sanno che possono ritagliarsi dei momenti fondamentali, indelebili nella loro vita.

Inchiesta Prisma e scandalo D’Onofrio? Non so se si può andare nelle situazioni con una frase in una conferenza rivolta alla gara con l’Inter, in questo momento parliamo della partita.

Scudetto? E’ un po’ la vostra ossessione, non la mia. La mia ossessione è vedere impazzire di gioia questa città, ho imparato anche io ad essere napoletano, mi sono accorto che già lo ero abbastanza e questo veder esplodere la città di gioia è quello che più mi farebbe piacere al di là dei meriti e degli elogi”.