Spalletti in conferenza: “Una grande crescita caratteriale, è cambiato il modo di ragionare è difficile parlare di titolari”

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L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti in conferenza stampa ha così commentato la gara di Champions giocata a Glasgow contro i Rangers.

Siamo stati bravi a mantenere la fiducia e la convinzione dopo la partenza e il doppio rigore sbagliato.

Loro sono partiti forte, come ci aspettavamo, ma non riuscivamo ad arginare tutto, si creavano mischie in area, ma abbiamo reagito.

La partita è stata dura ma non abbiamo mai smesso di fare il nostro calcio, non ci siamo mai abbassati e abbiamo sempre pressato. E’ stata una gara di spessore, di valore.

Chi è entrato dalla panchina, per come è entrato, sembrava giocasse dall’inizio. Ndombele ha vinto 2-3 contrasti, chi vince quel pallone lì poi ha spazio per sviluppare l’azione.

Ho visto molti segnali positivi, è stata una grande prova per la stragrande maggioranza della squadra. Anche Zielinski è stato tra i migliori in campo. Complimenti a tutti per l’atteggiamento su un campo così difficile.

E’ il sogno da bambino di giocare queste gare qui, dovevamo giocarla al massimo senza timori, bisogna essere se stessi in queste gare e la squadra ci ha creduto, ha insistito.

Siamo sulla strada buona ma quello che hai fatto stasera lo devi fare tutti i giorni, domani dobbiamo già rifarlo, non si gioca ma servono tutti i comportamenti che ti hanno fatto vincere qui. Non è che vincendo possiamo stare tranquilli, le partite sono ravvicinate, gli avversari sono fortissimi.

Kim-Rrahmani hanno fatto una grande partita, anche Mario Rui perché la buttavano sempre lì per andare al duello aereo, Di Lorenzo ormai non lo dico più. I centrocampisti ripulivano i palloni e ci buttavamo avanti. Una grande crescita caratteriale, sbagliare il secondo rigore e continuare non era facile, c’era da aspettarsi un po’ di flessione ed invece hanno aumentato la voglia ed i 3 punti sono meritatissimi.

E’ cambiato il modo di ragionare, ora è difficile parlare di titolari, si gioca ogni 3 giorni e ci sono 5 cambi, la rotazione avviene forzatamente. Raspadori è una scelta per farlo entrare nel momento giusto della partita, non perché gli ho preferito questo o quell’altro. Ormai funziona così, si tiene fuori il migliore per fargli decidere la gara con più facilità quando il ritmo cala e lui è fresco e va a finire così. Ndombele così avrà ancora più spazio. Tra Politano e Lozano chi gioca 90′ non è il titolare, gli ultimi 30′ danno problemi nei muscoli. La gara si cambia con i giocatori offensivi. Non si parla più di riserve ormai, ma di campioni a tutti gli effetti.

Ibrox? Lo stadio è storico, il pubblico è incredibile, i boati all’inizio così vicini al campo sembrava stare dentro un tostapane per il calore.

Rangers? Io ho visto un buon avversario, ha fatto la gara che doveva fare, non ha avuto fortuna all’inizio in quei 2-3 attacchi, siamo riusciti a sbrogliarla, poi la mia squadra è forte nel far viaggiare la palla ed avevo fiducia.

Credo l’arbitro sia stato perfetto, eccezionale, un arbitro di quelli con personalità enorme, per me ha fatto le cose correttamente.

Meret ha sbrogliato diverse situazioni. E’ sempre più tranquillo, anche sui piedi, sceglie dove portare il discorso. Noi quando abbiamo scelto di continuare con lui sapevamo della necessità di un periodo per ritrovare equilibrio e tranquillità e siamo convinti ora di avere un grande portiere.

Kvaratskhelia? E’ forte, forte, forte se non lo stendono arriva in porta, è fortissimo ma deve saper scegliere.

Cambio Politano? Politano ha fatto rincorse, poi ha preso palla e ha tirato un rigore non normale, un super-rigore visto cos’era successo, poi l’ho tolto perché era ammonito. Sono particolari per diventare forti, non vince un giocatore solo, per noi no, per la squadra no… se Kim non vince tutti quei duelli aerei e se Lobotka e Anguissa non ripuliscono i palloni allora Kvara tocca due palloni. Sono importanti tutti”.