L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha tenuto una conferenza stampa a due giorni dall’ultima gara casalinga della stagione contro il Genoa al Maradona.
“Riprendermi la Panda per girare in città? Dipende dalle condizioni in cui me le rendano.
Può darsi che sia cambiato qualcosa. Quando sono arrivato c’era aria di contestazione ma qualcosa di peggio aria di indifferenza. In molti non si sentivano più legati con il Napoli. In certi momenti mi sembrava di essere il solo a credere in questo Napoli. Oggi che siamo tornati in Champions c’è addirittura il rammarico per non aver combattuto fino alla fine per il campionato. Questo è cambiato: non sono più solo perché ce ne sono molti di più che credono in questo Napoli. Altrimenti si vanno a prendere le griglie dove tutti mettevano il Napoli fuori dalle prime quattro posizioni.
Casa a Napoli? Penso che vivere in hotel significa dedicarsi di più al lavoro. Penso che si socializzi di più rispetto alle mura domestiche dove stai con la famiglia. Ho trovato la soluzione fitto un camper così giro per le feste rionali. Farei una tappa alla libreria Pironti perché non ho fatto in tempo, per fare con lui una partita a scacchi o a scopa come piaceva a lui.
Striscione? Stamani ho trovato un foglio A4 al tergicristallo della macchina benevolo nei miei confronti. Ve lo faccio leggere così farete un articolo perché ha la stessa valenza degli striscioni. Quello che diventa importante per me è che noi tutti, il Napoli, lo striscione lo abbiamo messo con la nostra firma al termine di un campionato dove abbiamo conquistato il traguardo più importante dopo il titolo: andare in Champions League. Poi c’è il rammarico ma siamo i primi ad essere dispiaciuti. I ragazzi quest’anno ha superato tante avversità per giocare l’anno prossimo nell’elité del calcio europeo come a Torino con la Juventus dove abbiamo giocato in emergenza. Abbiamo fatto risultati esterni importantissimi. Poi ci si ricorda solo dei risultati in casa, ma siamo i primi ad essere dispiaciuti. Di questa squadra bisogna essere orgogliosi.
Sto lavorando al Napoli di domani? Certo. C’è Guntoli con il quale si parla tutti i giorni di queste cose, di quello che è il futuro della squadra, guarda gli allenamenti, di quale professionalità venga usata. Noi si riuscirà ad essere forti se si ha calciatori forti che pensano nella maniera giusta e che hanno un comportamento professionale. Si è forti anche con il sostegno dei tifosi, che sono importanti, come con un’informazione che ci rispetta e non che crea mille dubbi ad arte. Qualche miccia buttata lì tanto per far scoppiare qualcosa in questa ultima settimana è stata messa. Dobbiamo avere un ambiente quanto più pulito possibile. In campagna non si buttano veleni. Dei passi in avanti si possono fare.
Che atmosfera mi aspetto domenica? Intanto c’è una partita difficilissima con un traguardo importante che è il podio da raggiungere. Noi vogliamo andare a fare una partita intensa, vera per quella che è la presenza del numero dei tifosi che son tanti che ci dimostrano di volerci bene e a loro va restituito qualcosa. Oltre questo è anche l’ultima di Lorenzo Insigne al Diego Armando Maradona. Tra i tanti motivi che mi hanno spinto ad accettare la panchina del Napoli è anche quello di poter lavorare con Insigne che per me è motivo di grande orgoglio. Lo ringrazio per la sua disponibilità, per essere stato un riferimento per tutti noi ed è anche merito suo se abbiamo raggiunto questo risultato.
Terzo anno? So di sicuro che sarò l’allenatore del Napoli per il prossimo anno. Dubbio io non ne ho. Se li avete voi ditelo. Il terzo anno è troppo in là. Stiamo facendo bene il nostro lavoro, ora pensiamo a raggiungere il podio prima di pensare a fare il Napoli più forte. Apprezzo molto chi vuole stimolarci chi vuole puntare ad obiettivi sempre più ambizioni però a volte si deve combattere contro cose fuori misura, a volte fatte anche ad arte, per distruggere quanto di buono fatto. Ma noi si va avanti per costruire un Napoli ancora più forte.
Esperimenti in queste ultime due gare? No, perché si vuole mettere in campo la formazione che si ritiene più forte per affrontare una partita difficilissima contro un Genoa che ha fatto passi in avanti con il nuovo allenatore. Ci sarà da soffrire durante la partita con loro che hanno una squadra fisica, che ti vengono a giocare addosso con frenesia un calcio totale.
Perché c’è questa atmosfera? (inizia un confronto con due giornaliste presenti n.d.r.) Sul perché ditemelo voi, siete a conoscenza di chi gira intorno, frequentate qui, alimentate dubbi sul lavoro svolto. Se vuole le faccio vedere quando aveva dubbi sulla Champions, ne possiamo vedere tante. Dove ci metteva nelle griglie? Uno striscione che può aver attaccato una o due persone lo mettete in prima pagina. Come mai ADL ha detto che ero il miglior allenatore, una grande persona ed allenatore e poi che ero poco Partenope? Voi avete preso solo che sono poco Partenope, non che sono un grande allenatore. Voi alzate polvere. Io non lo so, leggo che ci sono contrapposizioni tra i tifosi. Quelli che incontro all’hotel la pensano come noi, dispiaciuti ma contenti per il percorso. Ma perché si evidenzia solo un aspetto? Se si cerca qualcosa per rovinare il calcio che amo mi da’ fastidio. Non mi sono mai tirato indietro.
Insigne? Lo definirei Lorenzo il professionista, sempre disposto ad aiutare sempre tutti, con il suo comportamento da molti insegnamenti a tutti i compagni. Ha un piede importantissimo. Anche se la partita gli toglie qualcosa dal punto di vista fisico e strutturale. Ha qualità da top player.
Per il rispetto dei miei calciatori va detto che i miei ragazzi si sono allenati nel giorno libero perché qualcuno aveva scritto che eravamo andati a Torino a fare una scampagnata.
Ghoulam puo’ farmi comodo per il risultato. La sua voce è continua e presente. Il giro di campo per salutare i tifosi all’ultimo momento lo faremo tutti. La priorità e’ tentare di vincere la partita contro un avversario difficilissimo. E’ il risultato che fa la differenza nel nostro sport.
Ospina-Mertens? Mi sento tra due fuochi. Il budget disponibile serve per tutta la rosa.
Giovani della Primavera? Ce ne sono 3-4 che seguaimo. Siamo in perfetto contatto con l’allenatore della Primavera. Domenichini li segue”.






