Prima della semifinale di andata Liverpool-Roma nell’area antistante lo stadio ci sono stati scontri prima tifosi della Roma e Polizia, poi tra le opposte tifoserie.
Sean Cox, 53enne tifoso irlandese del Liverpool, è stato ricoverato in un ospedale locale in gravi condizioni dopo essere stato colpito a quanto pare con una cinghia. In seguito a questi incidenti due tifosi romanisti tra i 20 e i 29 anni, sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio. Uno dei due uomini è stato arrestato all’interno dello stadio.
Immediata la condanna dell’UEFA in una nota ufficiale: “Il nostro pensiero ora è rivolto alla vittima e alla sua famiglia. Gli autori di questo attacco ignobile non hanno posto nel mondo del calcio e confidiamo che saranno trattati con la massima severità. Siamo in attesa di ricevere i referti completi di quanto avvenuto prima di decidere sui possibili provvedimenti disciplinari”.
Anche il club giallorosso ha prontamente condannato la ‘vile’ aggressione con una nota sul sito ufficiale, anche per evitare possibili drastici provvedimenti da parte dell’UEFA: “L’AS Roma condanna nella maniera più dura possibile l’aberrante comportamento di una ristretta minoranza di tifosi in trasferta che, coinvolti negli scontri con i sostenitori del Liverpool nel prepartita di ieri, hanno arrecato vergogna al Club e alla stragrande maggioranza dei romanisti che hanno avuto una condotta esemplare ad Anfield. Non c’è posto per comportamenti così vili nel mondo del calcio. Il Club ha offerto la propria collaborazione al Liverpool FC, alla UEFA e alle autorità. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti al tifoso del Liverpool ricoverato in ospedale e alla sua famiglia”.
Una trasferta da dimenticare quella della Roma a Liverpool. Prima la figuraccia di Pruzzo e Bruno Conti immortalati mentre facevano il gesto del dito medio allo stemma del Liverpool.
Poi lo striscione in favore di Daniele De Santis condannato per l’omicidio di Ciro Esposito, infine la sonora sconfitta per 5-2 con i Reds.