Il Collegio di Garanzia presieduto da Franco Frattini ha respinto il ricorso del club irpino, confermando l’esclusione dell’Avellino dal campionato di Serie B.
Una brutta notizia non solo per i tifosi dell’Avellino, squadra che rappresenta una parentesi avvincente della storia del calcio italiano.
Giusto 40 anni fa, al termine della stagione 1977-78, l’Avellino di capitan Lombardo, dei fratelli Piga, di Piotti e Chiarenza, di Cattaneo e Di Somma conquista per la prima volta nella sua storia la promozione in Serie A per poi restarci per ben dieci stagioni consecutive.
In quel decennio al Partenio, la ‘tana dei Lupi irpini’, l’Avellino ha fatto tremare tutte le big della Serie A. Dalla Juventus all’Inter, dal Milan alla Roma, al Napoli alla Lazio.
L’icona Sibilia, il presidentissimo, la panchina ‘occupata’ tra gli altri da Vinicio, Marchesi e Bianchi.
Con i biancoverdi hanno giocato nomi importanti quali Moreno Roggi e Pasquale Casale, Peppe Massa e De Ponti, Franco Cordova e Andrea Carnevale, Claudio Pellegrini e Valente.
L’Avellino ha lanciato nel grande calcio i vari Tacconi e Cervone, Vignola e Campilongo, Favero e De Napoli. Ha portato in Italia Barbadillo e Juary l’attaccante che danzava intorno alla bandierina dopo ogni gol che segnava.
In bocca…ai Lupi Avellino, solo chi cade può risorgere.