Nella quinta amichevole precampionato della stagione il Napoli batte 3-2 gli spagnoli del Girona e saluta i primi gol in azzurro di De Bruyne.
Una gara tra alti e bassi caratterizzata dalla condizione fisica e dai meccanismi ancora da migliorare e la fase difensiva, che lo scorso anno è stata l’arma vincente del Napoli, che desta qualche perplessità di troppo.
Il Napoli dopo Arezzo, Catanzaro, Brest e Casertana ha subìto gol anche dal Girona e salgono così a 8 i gol incassati in appena 5 gare: si spera sia solo un problema di concentrazione considerando che De Bruyne a parte, gli altri dieci/undicesimi erano i campioni d’Italia in carica. Da sottolineare l’ennesimo gol preso sugli sviluppi di un calcio piazzato.
Da apprezzare del Napoli visto con gli spagnoli il pressing alto che ha permesso di creare diverse occasioni da gol, le improvvise verticalizzazioni sugli esterni d’attacco, lo scambio negli spazi stretti e il continuo scambio di posizione tra alcuni calciatori che non davano così riferimenti alla difesa avversaria.
Il leitmotiv degli ultimi allenamenti e della gara con il Girona è stato l’alternanza tra il 4-3-3 e il 4-5-1, con qualche apparizione anche del 4-4-2. Piace anche l’obiettivo di stazionare il più possibile nella metà campo avversaria e attaccare l’area di rigore avversaria con tanti uomini.
L’undici iniziale schierato con il Girona, visto anche spesso negli allenamenti, potrebbe essere anche quello che Conte intende schierare con il Sassuolo. L’unico ballottaggio, in attesa del completo recupero dell’assente Buongiorno, potrebbe coinvolgere Juan Jesus-Beukema e più defilato Marianucci.