Il 24enne panchinaro di lusso della Juventus Federico Bernardeschi, in un’intervista ai microfoni delle pay-tv ha parlato delle polemiche del dopo Inter-Juventus:
“Ognuno tifa la propria squadra e quella che vince di più dà fastidio, credo faccia parte del gioco”.
Ma Bernardeschi va perdonato. Lui è giovane e forse deve ancora imparare che agli sportivi, quelli veri, non da fastidio chi vince di più ma chi vince con il gol di Turone, il rigore di Ronaldo, il gol di Muntari, il rigore di Brady a Catanzaro, il rigore non dato ad Albiol in Coppa Italia, il mani di Iuliano in area contro la Lazio, il gol regolare di Cannavaro annullato al Parma, il salvataggio di Ferrara con la palla entrata di oltre un metro, il gol annullato al Catania dalla panchina della Juventus, la mancata espulsione di Pjanic, i falli tattici non sanzionati, le ammonizioni e le espulsioni non comminate, la concessione di proteste plateali agli juventini ma punite gli avversari. Da fastidio chi festeggia una coppa regalata per ‘rimborsare’ una squadra del prezzo pagato in una delle più tremende tragedie del calcio mondiale. Coppa accettata solo perchè per quella squadra l’unica cosa che conta è vincere.
Bernardeschi giustamente sogna di vincere tanto in carriera e per farlo ha scelto la strada più facile: diventare la terza scelta della Juventus dopo Douglas Costa e Cuadrado. Giocando nella Juventus di sicuro in Italia vincerà tanto, mentre difficilmente lo farà in Europa dove per vincere bisogna meritarselo sul campo giocando al calcio. Non a caso la Juventus in Europa è agli stessi livelli di PSV, Steaua, Porto e Marsiglia. Di certo è lontanissima dal Milan.
Probabilmente Bernardeschi diventerà anche un campione, considerando il livello dei calciatori del calcio di oggi. Sono lontani i tempi quando in Italia giocavano veri campioni e quelli del livello di Bernardeschi, giocavano in Serie C o al massimo in Serie B. Negli anni ’70, ’80 e ’90 i calciatori del livello di Bernardeschi erano i peletti nel naso, per non essere volgare, dei vari Platini, Zico, Zola, Baggio, Van Basten, Gullit, Beccalossi, Mancini, Bruno Conti, Causio, Matteoli, Stromberg, Donadoni, Signori…si scelga pure il naso che più gli aggrada. Tutti calciatori con una dignità tale che mai avrebbero accettato di fare la seconda scelta neanche al Real Madrid. Invece oggi anche uno come Bernardeschi ha la fortuna di essere pagato forse più del suo reale valore e ha la possibilità di essere un protagonista nel calcio.
Era più calcisticamente credibile il Bernardeschi che era titolare protagonista nella Fiorentina, quando rifiutava la sciarpa della Juventus per paura di essere ammanetto. Ovviamente sarà stata una battuta, ma tante volte quando si indossano altre maglie con le battute si dice ciò che si pensa sul serio di altre maglie.
Stia tranquillo Bernardeschi non deve preoccuparsi della possibile reazione dei suoi attuali datori di lavoro per questo video. In passato hanno fatto lo stesso Higuain, Allegri e Marotta.
Marotta AD della Sampdoria a “Radio anch’io”: “Siamo una provinciale e abbiamo uno spazio mediatico limitato, che porta ad una sudditanza psicologica degli arbitri. Sicuramente la Samp non è trattata come Juve, Milan o Inter”.
Allegri allenatore del Milan: “Stamattina ho letto di nuovo che qualcuno (si riferiva a Marotta neo dirigente della Juventus n.d.r.) vuole dei vantaggi. Noi abbiamo giocato cinque partite equilibrate e ogni volta abbiamo subito episodi contro. Con la Juventus quando il campionato sembrava chiuso il gol di Muntari vale tutto il campionato”.
Nicola Higuain dopo l’espulsione del fratello Gonzalo in Udinese-Napoli: “Si giochiamo senza arbitro forse possiamo vincere lo scudetto. Abraccio a tutti e forza Napoli sempre”.
Sarebbe bello che il Bernardeschi di turno, prima di interpretare il ruolo dell’etologo, studiasse prima la ‘vera’ storia del calcio…che non è quella che i media nazionali vogliono per forza inculcare nella testa degli sportivi.