Vigilia di Napoli-Genoa: la conferenza stampa di Mazzarri in 5 punti

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L’allenatore del Napoli Walter Mazzarri in conferenza stampa dal Konami Training Center di Castel Volturno ha presentato la sfida di campionato in programma domani al Maradona contro il Genoa.

Questi i passaggi più interessanti delle sue dichiarazioni.

Sulla classifica.

“Tabelle non ne ho mai fatte, pensiamo solo a vincere più partite possibile. Tenteremo di arrivare più in alto possibile, 7 punti sono tanti, relativamente tanti in base a ciò che faremo. Le altre che ci precedono devono venire da noi, faremo quello di cui finora non siamo stati capaci“.

Sulle scelte di formazione e di modulo.

Ora vediamo chi sta bene, chi rientra dagli infortuni, ma più o meno abbiamo tutti a disposizione e siamo più fiduciosi di fare delle vittorie. Natan è fermo da tanto ma lo considero pronto a giocare da vedere se dall’inizio o a gara in corso. Meret? Si è allento regolarmente e oggi vedremo se lanciarlo già dal primo minuto o aspettare un’altra settimana. Con Osimhen ci parlerò e vedremo se sarà disponibile per venire in panchina. Modulo? Nell’ultima conferenza ho detto, visto che ho avuto 2-3 settimane tipo, ho fatto assimilare ai ragazzi 3 moduli, 3-4-3, 4-3-3 già lo conoscevano e 3-5-2. Kvara già nelle ultime dell’anno scorso aveva difficoltà a smarcarsi perché ci andavano in 3 alla volta. Allora ho fatto un cambio posizione con risultati ottimi in casa ma anche a Milano dove è mancato solo il gol. E’ un vantaggio fare 3 moduli e cambiare anche durante la partita. Lindstrom? Ditemi chi dovrei togliere. Per me ha il suo ruolo preciso è lo stesso di Kvara, deve trovare ancora una dimensione precisa in questo Napoli,. Traoré Come caratteristiche, se sta bene e torna ad essere quello che è stato, è perfetto come mezzala sinistra alla Zielinski o alla Elmas ma potrebbe giocare anche dietro la prima punta. Zielinski? Dovrò essere io a capire quando lui c’è con la testa o se è già proiettato da un’altra parte e non potrà essere concentrato come l’anno scorso”.

Sulla rimonta.

“Io sono concentrato sulla partita, del Barcellona non ho ancora parlato con nessuno, faccio finta che quella partita non esiste. Guardo la rosa del Genoa e vedo che hanno Malinovskyi, Messias e altri giocatori importanti, due attaccanti uno più in forma dell’altro. Le partite sono tutte difficili e delicate. Pensiamo una alla volta. Voglio fare un appello al pubblico: che domani ci diano una mano perché sarà un’altra gara complicata e difficile. Abbiamo un calendario sulla carta che sembra alla portata, questa è la verità. Critiche? Io sono concentrato per capire se i ragazzi possono rendere meglio”.

Sui pochi gol segnati.

Mi preoccupa un po’ che a Milano nonostante l’assedio finale abbiamo fatto solo quel palo finale, l’area non è piena come prima. Mi preoccupa un po’ che a Milano nonostante l’assedio finale abbiamo fatto solo quel palo finale, l’area non è piena come prima“.

Sulla filosofia di gioco del suo Napoli.

“A parte Torino non ho mai visto male la squadra, 20 minuti benissimo, poi gli altri prendono il sopravvento. Poi so perché succedono certe cose, ma a voi non lo dico, ma non è andata malissimo, manca anche fortuna su 3-4-5 punti in più, ma li meritavamo. I principi nel calcio moderno, visto che si parla di essere antichi o di aver studiato il 4-3-3 di Spalletti per averlo detto in un’intervista, ma il 4-3-3 lo studiavo a Coverciano, mi fanno parlare perché credo di saperli interpretare tutti. Non all’antica come dicono, ma recuperare anche nella metà campo offensiva, come con l’Inter all’inizio. Bisognerebbe smetterla di fare paragoni”.