Luciano Spalletti con una conferenza stampa si è presentato al popolo della Juventus. Non è mancato lo scontato accenno al suo addio a Napoli.
“Napoli è una città che mi rimarrà sempre nel cuore. Dopo Napoli ho detto che dopo quella stagione non avrei voluto mettere un’altra tuta, ma valeva solo per quella stagione. Sono un allenatore e dopo quella stagione io dovevo andare a fare altre esperienze e lavorare in altre società. Poi chi prende queste cose per attaccarmi sta usando questo per cambiare la realtà”.
Spalletti ci ha provato. Giusto così, per provare a riabilitarsi agli occhi del popolo juventino provando a mettere una pezza a colori, anzi no bianca e nera, su quel tatuaggio che riassumeva il suo pensiero e la sua intenzione dopo lo Scudetto vinto a Napoli.
Ricordiamolo un passaggio delle sue dichiarazioni sul Napoli, Napoli e i napoletani quando era CT della Nazionale ospite in TV da Fazio:
“L’esperienza di Napoli me la sono voluta tenere per ultima. E’ vero che non sarei andato ad allenare nessuna altra squadra. Quando uno è stato in quel contesto lì e ha vissuto delle partite da allenatore, ha indossato quella maglia al Diego Armando Maradona, diventa difficile tornarci da avversario“.
Quindi il proclama del ‘furbacchione’ di Certaldo non era riferito a quella singola stagione. Ma chi se ne frega.
Sinceramente che Spalletti abbia scelto proprio la Juventus per rimettersi in gioco dopo il fallimento in Nazionale poco importa. Napoli ne ha visti tanti di personaggi che hanno prima fatto ‘Mandulinate a Napoli’ per poi indossare la maglia dell’acerrima rivale sportiva. Zoff, Altafini, Ferrara, Fabio Cannavaro, Higuain, Sarri, Lippi, Giuntoli…giusto per fare qualche esempio…figuriamoci se ora Napoli, il Napoli e i napoletani smetteranno di godersi le emozioni del Maradona solo perché Spalletti ha rinnegato le sue stesse dichiarazioni che nessun partenopeo gli ha mai chiesto di fare.
L’unica certezza è che il lungimirante De Laurentiis ancora una volta aveva inquadrato nella giusta dimensione l’uomo prima che lo sportivo. Resta la figuraccia del ‘furbacchione’ di Certaldo che ha provato ad arruffianarsi un popolo, ma a Napoli ‘nisciuno è fesso’.
Intanto Napoli, il Napoli e i napoletani hanno rivissuto delle emozioni ancora più forti rivincendo lo Scudetto…senza di lui…
Buona vita Luciano e grazie per le emozioni che hai regalato ai napoletani, emozioni che in bianco nero non potrai mai più rivivere anche vincendo dieci Champions.
 
		 
			





