Dopo la Coppa Italia il Napoli saluta anche l’Europa League con…sette giorni di ritardo. Grazie ai tre errori clamorosi di Ferran Torres al Camp Nou che hanno permesso al Napoli di tornare dalla Catalogna con un gratificante pareggio.
Guardando la rosa del Barcellona il Napoli non era favorito per il passaggio del turno già al momento del sorteggio, malgrado le difficoltà dei catalani alle prese con l’addio di un certo Messi (scusate se e poco).
Percentuali di qualificazione diminuite ancor di più con la crescita dell’entusiasmo catalano dopo la cura Xavi e con gli investimenti del mercato di gennaio.
Ma a Napoli i saggi e gli attenti osservatori calcistici, ben consapevoli della differenza di valori, di certo non chiedevano il passaggio del turno ma almeno una resa onorevole dopo aver venduto cara la pelle.
Proprio come fatto dal Napoli di Mazzarri con il Chelsea poi campione d’Europa e dal Napoli di Sarri con il Real Madrid poi campione d’Europa.
Invece il Napoli dopo le prestazioni con Cagliari (soprattutto) e Barcellona esce con le ossa rotte. Così come il suo allenatore che ha dimostrato di non avere un piano B alternativo all’uscita dal basso che tante difficoltà ha creato agli azzurri con i forti catalani.
Il Napoli è sembrato stanco e demotivato: una questione fisica, mentale o c’è dell’altro?
Ce lo dica Spalletti, senza metafore e filosofie spicciole, ma in maniera chiara per capire se è giusto sognare qualcosa di speciale oppure se bisogna ‘accontentarsi’ di evitare un’altra beffa-Verona.
Il Napoli per lo scudetto può ancora dire la sua perché le avversarie, Milan e Inter, hanno dimostrato di non essere insuperabili e poi bisogna fare di tutto per approfittare dell’anno no della Juventus che difficilmente si ripete per due stagioni consecutive.
Domenica all’Olimpico il Napoli affronta la Lazio, ultima partita stagionale senza la settimana tipo, che dopo la gara di Roma Spalletti avrà a disposizione fino a fine stagione.
La Lazio è in crescita perché inizia ad assimilare il credo calcistico di Sarri e perché sembra avere anche più motivazioni e una migliore condizione atletica.
Ma battere Sarri è l’occasione giusta per rilanciarsi e ritrovare l’entusiasmo affievolito dopo le umiliazioni nelle coppe con Fiorentina e Barcellona.
Per ‘marciare’ su Roma bisogna ritrovare la fame persa. Senza quella si resta nel limbo dei club qualunque che si accontentano solo delle briciole.
Buon Forza Napoli a tutti!