Alcuni tesserati del Napoli hanno così commentato lo 0-0 nell’amichevole con gli spagnoli dell’Espanyol giocata a Castel di Sangro.
Spalletti: “Amichevole con un livello alto di aggressività e con tantissimi falli sistematici ogni volta che ci liberavamo per andare a imbucare e fare il passaggio di qualità. Ma è questo il calcio che dobbiamo affrontare, per cui è stato un buonissimo test. Dobbiamo far girare meglio la palla e farlo con maggiore pulizia e meno difficoltà nel trovare l’uomo nello spazio. De Laurentiis in panchina? Il presidente è il primo che tenta di trasferire voglia e disponibilità. In quel caso lì ha ritenuto si dovesse protestare, ed è andato a protestare. Il protestatore di panchina non lo avevamo. Il gruppo storico non c’è più e bisogna trovare le caratteristiche che avevano loro. Osimhen è uno degli indicati, come Anguissa, Rrahmani, Di Lorenzo e anche altri ce l’hanno. Bisogna ritrovare mentalità forte e personalità, dobbiamo essere una squadra che ha voglia di vincere le partite e dare battaglia a qualsiasi avversario. Avevamo bisogno delle puntate individuali di Kvaratskhelia per saltare e liberare lo spazio giusto da attaccare e concludere verso la porta. Mercato? Secondo me Raspadori e il portiere non me li aspetto io. Se li aspetta la dirigenza, perché la squadra è incompleta, per cui lo sanno che va completata e stanno lavorando per questo. In questo progetto di ringiovanimento ci lavoro con grandissimo entusiasmo. Aspettando, resto fiducioso ma delle situazioni vanno messe a posto. Ritiro? E’ andato benissimo, ci siamo allenati bene, abbiamo fatto ciò che dovevamo. Abbiamo avuto pochi infortuni, abbiamo trovato tutte squadre che si sono chiuse e ci hanno allenato alla garra vera. Siamo al punto che dovevamo essere, alcune cose vanno già bene, altre sono da sistemare, ma succede in ogni momento”.
Zielinski: “Eravamo un po’ stanchi, è stato un lavoro duro nei due ritiri. Ora ci riposiamo due giorni, ci prepareremo al meglio per vincere col Verona”.
La SSC Napoli sul sito ufficiale: “Finisce 0-0 la quarta e ultima amichevole internazionale del Napoli a Castel di Sangro contro l’Espanyol. Una partita per la quale la parola amichevole è scritta solo in referto, almeno per i catalani che non interpretano esattamente il termine “amistoso” e infilano dentro gli ingredienti agonistici di una partita vera e ruvida. Ad una settimana dall’inizio del campionato ci può anche stare per gli azzurri, ma probabilmente se fosse stato un incontro ufficiale gli spagnoli non avrebbero finito la partita in 11. Il match, che diventa un ossimoro unito al connotato anglofono di “friendly”, evidenzia comunque un Napoli pronto alla battaglia sportiva, ma anche superiore sotto il profilo tecnico. Gli azzurri creano un numero superiore di azioni da gol, soprattutto nel primo tempo con Osimhen, poi però devono adattarsi alle maniere forti e le emozioni sono inversamente proporzionali ai falli subiti. Finisce 0-0 e per certi versi viene da tirare un sospiro di sollievo se la chiudiamo senza infortuni. Da adesso si va in clima campionato, quello che la letteratura sportiva definisce “calcio vero”. Appuntamento all’imbrunire di Ferragosto al Bentegodi. Verona-Napoli, prima giornata. Comincia la nuova avventura azzurra…”.
