Dal ritiro con la nazionale nigeriana l’attaccante del Napoli Victro Osimhen ha rilasciato alcune dichiarazioni al canale Korty Eo.
Questi alcuni passaggi delle dichiarazioni di Osimhen.
“La fama non significa niente per me, non mi interessa. Non è semplice mostrare amore nel mondo in cui viviamo, per questo quando persone vengono da me e mostrano apprezzamento, mi ringraziano, mi dicono di continuare così, per me è un privilegio. Bisogna essere umili nella vita.
Da piccolo potevo solo immaginare di diventare un calciatore, la situazione per la mia famiglia era dura, andavo a vendere i giornali o le bottiglie di acqua. A volte a casa ci mancava la luce, avevo un amico qui a Lagos che mi dava il cibo per poter mangiare. Adoro Lagos, quando ho 4 giorni liberi vengo qua, mi piace stare in mezzo alla gente. Adoro tutto, lo stress, le vibrazioni, l’amore, le gelosie.
Perdere una partita? È una cosa che non sopporto, per me diventa anche difficile dormire quando accade »
Quando ero in Nazionale e siamo andati al Mondiale in Cile, con l’Under 17, feci bene e vincemmo il torneo. I grandi club guardano queste competizioni e decisi di andare in Germania.
Quando sono arrivato al Napoli c’erano persone che dicevano che non avrei segnato neanche 4 gol perché la Serie A è molto fisica. Ed è così. Quando mi dici che non posso fare una cosa, anche se non so farla, voglio imparare e sfidare quelle persone. Chi diceva certe cose adesso si sta nascondendo.
Maradona? Per me è il più grande di tutti i tempi, nessun altro potrà mai fare qualcosa a Napoli di comparabile.
Infortunio al volto? Era contro l’Inter, il pallone stava arrivando e volevo prenderlo, il difensore ha colpito con la testa la mia faccia e hanno dovuto operarmi. E’ stato quasi un infortunio mortale, ringrazio Dio che sono ancora vivo.
La nascita di mia figlia. È stato un bel momento per me, era da tanto che non piangevo. Tutti piangono in segreto, anche gli uomini. Sono successe tante cose nella mia vita amorosa, ma ora ho una figlia ed è a lei che va tutto il mio amore.”