I focus. Vigilia di Napoli-Fiorentina: la conferenza stampa di Antonio Conte in cinque punti

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L’allenatore del Napoli Antonio Conte in conferenza stampa ha presentato la sfida di campionato contro la Fiorentina in programma allo stadio Maradona domenica 9 marzo alle ore 15:00.

Questi i passaggi più interessanti delle sue dichiarazioni.

“Dopo l’Inter non è cambiato niente, abbiamo continuano ad allenarci con la stessa maniera e voglia. L’ambizione deve essere figlia del lavoro, dobbiamo esserlo perché lavoriamo tanto. Il fatto di aver fatto un’ottima partita con l’Inter ci ha fatto piacere, ci deve dar forza ma non è che puoi alzare o abbassare l’entusiasmo in base alle partite. Un pari per come la penso io è sempre una mezza sconfitta. Zero preoccupazioni, zero ansie e zero problemi. Quando giro in città la gente mi dice solo grazie per quello che stiamo facendo”.

“Segniamo pochi gol? Ho sempre parlato di costruire le squadre con strutture vincenti. Non si possono inventare dall’oggi al domani ma bisogna fare degli step. Nelle statistiche della rosa non troviamo tanti giocatori con un curriculum con tanti gol e possiamo lavorarci ma inventarceli. Ad esempio l’Inter ha fatto 19 gol da calci da fermo che vuol dire tanti punti, significa che ha giocatori bravi a calciare, strutturati per andare a saltare. Quando costruisci le squadre devi mettere tanti ingredienti”.

“McTominay? Ha avuto un sovraccarico e un paio di giorni s’è allenato un po’ meno rispetto agli altri. Abbiamo ancora 24 ore e valuteremo la soluzione migliore insieme al ragazzo. Sono stato chiaro con i ragazzi, nelle ultime undici partite gioca chi merita, non c’è posto fisso e non ci sono crediti per nessuno, perché sono undici partite, undici battaglie, undici finali, non ci sono crediti. Gilmour ha fatto benissimo con l’Inter, giocherà con la Fiorentina. Farà bene? Rigiocherà la prossima, tocca a chi sta fuori farmi cambiare idea”.

“Fiorentina? E una squadra forte, ha fatto un ottimo mercato a gennaio e poco tempo fa ha battuto l’Inter 3-0 e fatto 2-1 fuori casa. Ci darà filo da torcere e noi dovremo essere pronti, sapendo che passeggiate di salute non ce ne saranno. Dovremo mettere in campo tutto quello che abbiamo, valorizzando tutto ciò che abbiamo come rosa e scelte, andando al di là di tutti gli ostacoli”.

“Napoli camaleontico? Quando cambi qualcosa lo fai per due motivi o perché non sei convinto o per necessità. Oggi la squadra ha tante conoscenze tattiche e in campo ne portiamo tante che ci danno possibilità di sopperire trasformando la necessità in virtù. Il calcio di oggi non ha un solo sistema, magari uno in fase offensiva ed uno in fase difensiva, trovi cose diverse rispetto a prima, il Napoli migliora tanto su questo. Nella mia idea ci sarebbe un’idea di calcio diverso ma antepongo le caratteristiche dei calciatori alle mie convinzioni, perché all’inizio del percorso ti ritrovi cose che non hai proprio creato tu e col tempo modelli e costruisci. Le partite vanno sempre giudicate nella globalità non nel fatto quando si è segnato o preso gol”.