La Juventus e i Tribunali, un ‘feeling’ che dura da 100 anni

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Giorni difficili per la Juventus al centro di un’inchiesta giudiziaria e sportiva per falso in bilancio e per la cosiddetta ‘manovra stipendi’.

Non è la prima volta che la Juventus è al centro di vicende sportive (e non solo) poco chiare tra assoluzioni, condanne e prescrizione dei reati.

Il ‘caso Rosetta’. Tutto è iniziato nel 1923 quando la Juventus ha ‘ingolosito’ con il tintinnio delle lire il difensore Virginio Rosetta schierandolo in campo senza l’autorizzazione della Lega. Il calciatore non era stato messo in lista di trasferimento dalla Pro Vercelli, suo club di appartenenza, e non a caso il calciatore è poi tornato proprio alla Pro Vercelli. Al club bianconero sono state inflitte tre sconfitte a tavolino per le partite in cui ha schierato il difensore.

La combine di Allemandi. Nel 1927 il difensore della Juventus Luigi Allemandi è accusato di aver ricevuto del denaro per giocare a perdere il derby con il Torino (poi effettivamente vinto dal Torino). Però il calciatore dopo aver ricevuto solo il 50% della somma promessa (50 mila lire), ha reagito in malo modo attirando l’attenzione degli inquirenti sulla vicenda. Allemandi squalificato a vita e al Torino Scudetto revocato.

Juventus-Inter 9-1. Il 16 aprile 1961 si gioca Juventus-Inter sospesa per un’invasione di campo dei tifosi che non avevano il biglietto. Per i bianconeri partita persa a tavolino 0-2 (come previsto dal regolamento all’epoca dei fatti). Dopo il ricorso dei bianconeri la Corte d’Appello Federale tramuta la sconfitta in un’ammenda e ordina la ripetizione della partita. L’Inter per protesta gioca con un squadra giovanile e perde 9-1. La Juventus è Campione d’Italia. Il presidente della FIGC era il presidente della Juventus Umberto Agnelli.

La Coppa dei Campioni insanguinata. Nel 1985 la Juventus affronta in finale di Coppa dei Campioni il Liverpool allo stadio Heysel di Bruxelles. Prima del fischio d’inizio all’interno dello stadio in seguito agli incidenti scatenati dai tifosi inglesi perdono la vita 39 persone delle quali 32 tifosi bianconeri. La Juventus vince la finale per 1-0 grazie a un rigore segnato da Platini per un fallo su Boniek avvenuto molti metri fuori l’area. La Juventus malgrado i tanti morti ha deciso di mettere in bacheca e festeggiare quella che sarebbe stata la prima tanto agognata Coppa dei Campioni della sua storia. Questa volta a condannare la Juventus è stato il Tribunale del popolo sportivo di quasi tutto l’universo calcistico (escluso quello bianconero ovviamente)

Dopingopoli. Nel 1998 la Juventus va sotto processo con l’accusa di aver ‘ardito’ tra il 1994 e il 1998 “un disegno criminoso per alterare le gare attraverso la somministrazione illecita di farmaci” (EPO), reato però andato in prescrizione. Nel 1996 la Juventus ha vinto la Coppa dei Campioni.

Calciopoli. Nel 2006 viene scritta forse la pagina più vergognosa della storia del calcio. La Juventus viene condannata alla retrocessione in Serie B e alla revoca di due scudetti per illecito sportivo. Coinvolti anche arbitri, altre società e dirigenti, nonché giornalisti che si facevano dire da Moggi (DG della Juventus) cosa dire in TV.

Giraudo e i diritti TV. Nel 2008 l’ex AD della Juventus Antonio Giraudo viene processato (e assolto) con l’accusa di aver distratto alcuni fondi (3 miliardi e 760 milioni di lire) dai conti di Meister Team verso nove società straniere. La Meister Team ha gestito per alcuni anni i diritti TV della Juventus e nel 2000 è fallita in seguito al dissesto economico.

Il doping amministrativo. Nel 2009 la ‘triade’ Moggi-Giraudo-Bettega e la Juventus come soggetto giuridico vengono processati (e assolti) con l’accusa di falso in bilancio e ostacolo all’attivi­tà degli organi di controllo, anche per truffa alla Federcalcio per l’iscrizione al campionato viziata dalle irregolarità contabili legate alle plusvalenze maturate dopo la compravendita di calciatori.

L’esame farsa di Suarez a Perugia. Nel 2020 l’attaccante uruguayano Luis Suarez sostiene quello che è stato ritenuto un esame-farsa presso l’Università per stranieri di Perugia. Lo scopo era ottenere il passaporto italiano per essere tesserato dalla Juventus. Trasferimento poi saltato proprio in seguito alla scoperta dell’accaduto.

Il falso in bilancio e la manovra stipendi. Ed eccoci arrivati al 2022, ultima tappa (si spera per il bene del calcio italiano) della ‘storia d’amore’ tra la Juventus e i Tribunali. E’ un caso ancora aperto e non resta che aspettare il 2023 per lo sviluppo degli eventi e ‘festeggiare’ il centenario di questo particolare ‘feeling’.