Simeone: “Qualcosa dentro di me mi diceva di venire a Napoli”

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L’attaccante del Napoli Giovanni Simeone ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di DAZN.

Quando uno sente qualcosa dentro di sé, nel cuore, deve andare. Qualcosa dentro di me mi diceva di venire a Napoli, ero sicuro che dovessi venire a Napoli. Ricordo che alla prima partita ero in panchina con Raspadori e vediamo Kvaratskhelia. Prima di fare il gol Kvara fa una giocata pazzesca, a due passi dalla linea del fatto laterale. Io guardo Jack e gli dico ‘Ma come facciamo a giocare qua? E’ impossibile’.

Il gol al Milan? Ero sicuro che avrei segnato. Ho passato il pallone e mi sono buttato in area, riuscendo a fregare il difensore. C’è stato un attimo di silenzio e poi ho sentito urlare tantissimo: non mi sembrava di essere a Milano.

Napoli-Juve? Appena sono entrato ho capito che era una partita speciale. Io dicevo ai ragazzi di continuare a segnare, perché non c’è maggior rispetto che continuare a giocare bene, per dimostrare loro che siamo i migliori a giocare a calcio. E’ stato bellissimo.

Il gol in Napoli-Roma? In quella partita il mister mi ha dato 15′ e per me 15′ erano una partita. Quando faccio finta di andare da una parte e vado dall’altra, sento Smalling che dice ‘Oh no’.

Napoli-Salernitana? Quando Dia ha fatto il gol dell’1-1 ci siamo rimasti male, ma non era ancora quello il giorno dello Scudetto.

Udinese-Napoli? Quando fanno gol loro, dico tra me e me ‘Si fa dura’. Mi è venuto un po’ di dubbio e timore di perdere. Poi ce l’abbiamo fatta”.