Inutile parlare di bel gioco ora conta solo vincere, il perché la gara a Lecce si era anche complicata

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Fonte SSC Napoli



Il Napoli batte il Lecce in trasferta collezionando la quarta vittoria consecutiva, il 17° clean sheet stagionale (il quarto consecutivo) e raggiungendo quota 77 punti.

Le dichiarazioni dei protagonisti dopo la 35° giornata certificano un’inversione dei ruoli rispetto al recente passato. L’Inter dice di voler dare fastidio fino alla fine (come diceva Conte quando la squadra di Marotta era in testa). Il Napoli ribatte di essere padrone del proprio destino (come diceva la squadra di Marotta quando era la leader del campionato).

Già questo la dice lunga sulla direzione presa dal tricolore.

Quelli del Napoli dopo l’ultima sconfitta con il Como arrivata alla 26° giornata, sono senza dubbio numeri da Scudetto. Hanno permesso agli azzurri di recuperare 4 punti alla capolista Inter, con tanto di sorpasso, passando dal -1 della 26° giornata al +3 della 35° giornata.

Conte nel post partita di Lecce ha detto due cose sacrosante: “Chi vince scrive la storia, gli altri la possono solo leggere” e “A Lecce una vittoria importante, ma non la più importante”.

In effetti non esiste la vittoria più importante perché ogni vittoria è fondamentale per vincere uno Scudetto. Anzi tante volte anche un pareggio può essere decisivo. Basta ricordare quello del Napoli in casa con l’Inter, arrivato con il gol del pareggio di un subentrato (Billing) che ha giocato pochi minuti. Se l’Inter avesse vinto quella gara si sarebbe portata a +4…

Di sicuro quella di Lecce è una vittoria importante ottenuta con grande personalità da una squadra che in 106 minuti ha saputo gestire le complicazioni che hanno caratterizzato il match del Via del Mare.

  • Le tante assenze che hanno costretto Conte a pensare soluzioni alternative per affrontare al meglio questa gara. Ha ragione il mister quando dice che in queste ultime gare per completare il percorso serve soprattutto l’esperienza…di Olivera e che Rafa Marin ancora non ha maturato.
  • L’ambiente infuocato classico di chi lotta per la salvezza. Per di più avvelenato anche dall’assurda decisione della Lega di costringere il Lecce in pieno lutto a giocare con l’Atalanta.
  • Il gol di Lukaku dopo pochi minuti giustamente annullato da regolamento (da rivedere al più presto) che avrebbe potuto avere ripercussioni opposte sulle due squadre.
  • L’interruzione di 8 minuti per la protesta dei tifosi salentini con lancio di fumogeni e petardi sul terreno di gioco, che di solito danneggia spezzando il ritmo di chi deve fare la partita. A Lecce toccava al Napoli farla.

Quella di Lecce sicuramente non sarà una partita che passerà alla storia per lo spettacolo offerto dalle due squadra, ma chi se ne frega.

Quando una squadra è così vicina allo Scudetto il bel gioco passa in secondo piano. Conta solo la concretezza, la vittoria del poco importa come arriva purché arrivi…

…e Conte in questo ha esperienza da vendere ed è una bella garanzia per questo sprint finale.

Buon Forza Napoli a tutti!