Il nuovo presidente degli arbitri apre al VAR a chiamata e ma non agli ex calciatori in sala video

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Antonio Zappi, dallo scorso sabato nuovo presidente dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri), ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Radio Rai durante il programma ‘Radio Anch’io Sport’.

Antonio Zappi, 59 anni consulente fiscale e tributario, è un ex arbitro e da 40 anni è all’interno dell’AIA e candidato alla presidenza ben visto dal presidente FIGC Gravina.

Questi i passaggi più interessanti delle sue dichiarazioni.

“Ci dobbiamo svincolare da alcune interferenze politiche che negli ultimi tempi ci hanno creato dei problemi interni. A me piacerebbe un sistema nel quale il calcio avverta la necessità di avere una classe arbitrale migliore. Abbiamo da molti anni delle proposte di doppio tesseramento, con la possibilità per i ragazzi di giocare e di fare gli arbitri. Chi ha giocato a calcio, può diventare velocemente arbitro. Dobbiamo aprirci al mondo delle scuole. Mi piacerebbe coinvolgere anche i giocatori della Nazionale per invogliare e invitare i ragazzi a fare gli arbitri.

VAR a chiamata? Sarà l’IFAB a decidere tempi e modi, ma credo che il VAR a chiamata possa affermare un criterio di giustizia sostanziale. In un’ottica di piena trasparenza, mi piacerebbe che il calcio seguisse l’esempio del rugby, con la possibilità degli arbitri di spiegare a tutti le decisioni ed evitare a chiunque di poter mantenere qualsiasi retropensiero. Immagino un sistema in cui il capitano o l’allenatore possa avere un potere di on field review. Chi ritiene di aver subìto un torto, deve immaginare di poter alzare la mano e dire all’arbitro di ritenere di aver subìto un’ingiustizia, ovviamente in maniera limitata per evitare prospettive ostruzionistiche.

Rocchi? Ha un contratto biennale, proseguirà il suo lavoro perché sta lavorando bene. Orsato è stato un arbitro importante del quale l’AIA ha bisogno, ha dato già la sua disponibilità.

Interviste arbitri a fine partita? Immediatamente dopo le gare è complicato. In un contesto di stress una parola espressa male davanti a milioni di persone può creare una grande confusione e può essere fuorviante. Ho in mente di istituire un canale tematico col quale spiegare le decisioni arbitrali, nei tempi e nei modi giusti.

Ex calciatori in sala VAR? Come consulenti tecnici, tutti gli addetti ai lavori sono utili. Includerli direttamente in sala VAR sarebbe eccessivo“.