L’amichevole giocata con il Pescara allo stadio Patini di Castel di Sangro ha chiuso il ritiro in Abruzzo degli azzurri.
Come per le cinque amichevoli precedenti anche in questo caso risultato e marcatori non sono le cose che interessava sapere e vedere.
Contava vedere i progressi della squadra dal punto vista fisico e per quanto riguarda l’assimilazione da parte dei calciatori della filosofia di gioco di mister Spalletti.
Tanti segnali positivi frutto delle diverse cose provate durante gli allenamenti:
- squadra corta e compatta;
- il pressing alto feroce;
- il giro palla con le improvvise verticalizzazioni per sorprendere alle spalle la difesa avversaria;
- la difesa alta ma pronta a scappare all’indietro;
- gli scambi nello stretto in fase di attacco;
- l’applicazione degli undici di partenza ma anche di chi è entrato dalla panchina;
- la crescita esponenziale di Elmas.
Si è visto però qualche segnale negativo che induce Spalletti a riflettere per trovare la giusta correzione:
- eccessi di confidenza nel giro palla e nel cercare il compagno marcato;
- poche le azioni concretizzate in rapporto a quelle create;
- la posizione di Mario Rui sui calci piazzati degli avversari che ormai hanno capito che la statura del portoghese è un punto debole del Napoli in queste situazioni.
Ora dopo qualche giorno di meritato riposo gli azzurri affrontano la settimana tipo in vista dell’esordio in campionato previsto per domenica 22 agosto alle ore 20:45 al Maradona contro il Venezia.
Ora riflettori puntati su Giuntoli e i tre vuoti da colmare:
- quarto centrale di difesa;
- quarto centrocampista;
- esterno di difesa sinistro.
Sperando che non ci siano partenze eccellenti…
Buon Forza Napoli a tutti”