L’attaccante del Napoli Victor Osimhen è stato ospite di Tv Play su twich.
Questi alcuni passaggi delle sue dichiarazioni.
Sul Pallone d’Oro.
“Per me i due che meritano di vincere sono Messi e Haaland. Uno ha vinto la Coppa del Mondo, l’altro il Triplete. Per me è già un sogno giocare a questi livelli, il Pallone d’oro sarà un obiettivo, ma non un ossessione”.
Osimhen e la scelta di Napoli.
“Prima di trasferirmi al Napoli, parlai con Koulibaly della citta, della gente, dello stadio…Quando ho segnato il primo gol al Maradona contro l’Atalanta, non c’erano tantissimi tifosi allo stadio a causa del Covid, ma tutti aspettavano che segnassi. Quando segno sento sempre le stesse emozioni, è qualcosa di speciale, sia quando gioco con grandi squadre che con quelle minori. La maschera? Non voglio dire che la indosserò per sempre, ma penso per molto tempo. Ho una placca sul volto. Ormai fa parte di me, sono riconosciuto perché indosso la maschera. Quindi credo che la indosserò per molto“.
Sugli inizi della carriera.
“Ero molto giovane quando ho iniziato a giocare. Da piccolo mi ruppi una spalla facendo una rovesciata. Sentivo tanto dolore. In famiglia, in quella situazione, nessuno mi incoraggiava realmente a diventare un professionista. Quindi quando ero davvero molto molto piccolo smisi di giocare a calcio e iniziai a lavorare per guadagnare soldi. Ho perso mia madre molto presto e aiutavo mio padre e la mia famiglia. Ma mi aiutò una persona che credeva in me.
Lui mi chiese perché avevo smesso così giovane, ma la situazione familiare a quel tempo era davvero pessima. Provai a spiegargli che non avevo delle scarpe per allenarmi, sarebbe stato difficile per me. E questa persona mi promise delle nuove scarpe per giocare. Facevo tre ore ogni giorno per andare ad allenarmi. Questa persona mi aiutava anche a mangiare perché io lavoravo per una chiesa e dormivo anche lì dentro.
A 17 anni ho fatto un provino, ma c’erano tantissimi ragazzi che provavano a fare questo provino. In 15-20 minuti del provino segnai 2 gol e registrai un assist e mi presero. Lì è cambiata veramente la mia vita. E questo mi ha fatto diventare il tipo di calciatore che sono oggi. Il gol più bello? Quello contro la Roma. La difficoltà di questa rete la gente non può capirla. Il cross fatto da Kvara è stato provato in settimana, poi quando il difensore è saltato a vuoto io l’ho stoppata e calciato al volo“.
Osimhen su alcuni calciatori in attività e del passato.
“Sono fan di Ronaldo e Messi. Chi il migliore? Per me è difficile rispondere, non ho una preferenza. Quello che hanno fatto loro per il calcio è qualcosa di clamoroso. Orban? E’ straordinario. Ha un futuro roseo davanti è un ragazzo eccezionale, farà grandi cose. Chuckwueze è un grande talento per la sua età, Deve credere nel suo talento e verrà fuori.
Mi piace il modo di giocare di Immobile, lo rispetto tanto, ha l’istinto da bomber. Ho avuto l’opportunità di dirgli anche di persona quanto sia forte, lui è una leggenda e spero di avvicinarlo. Leao è un ragazzo incredibile per me. E’ un grande talento. Lautaro mi piace molto, ora è il leader dell’Inter. Lo vedo un giocatore che ha sulle sue spalle la squadra. Pochi sono come lui. Kvara? E’ un grande talento e io lo chiamo “Mago”. L’affiatamento con lui è ottimo, abbiamo un ottimo rapporto e per me è un grande uomo e giocatore” A chi mi ispiro? A Drogba”.
Un parere sugli altri campionati.
“Il livello del campionato è buono. Alcuni grandi calciatori sono andati in Arabia e sono attrazione per altri tanti talentuosi giocatori. Per me è un buon campionato. Quale sceglierei tra Saudi Pro League o la MLS? Non saprei ancora, ma alle stesse condizioni gli Stati Uniti”.
Osimhen su Spalletti.
“Non lo dico perché mi ha trasformato come attaccante, ma è un genio. E’ un allenatore che chiede tantissimo, ma sa esaltare il talento dei suoi giocatori. Sicuramente saprà mettere l’Italia sulla strada giusta per vincere. La Nazionale italiana ha tanti calciatori da mettere a disposizione per lui“.
Gli avversari più forti affrontati.
“Il difensore più tosto che ho affrontato è stato Romero che ora è in Premier, la prima volta che ci ho giocato contro pensavo che molti difensori non fossero veloci, ma lui è veloce e forte, ho fatto uno scatto e lui era già dietro a me, dove andavo lui mi marcava. È molto forte e mi ha dato filo da torcere, anche Smalling nel 2020 mi ha dato problemi. Come portiere Mike Maignan, è grosso e ha grandi riflessi, è incredibile. Anche quando eravamo compagni era difficile fargli gol in allenamento ed è anche molto bravo con i piedi“.









