Respinto il ricorso contro la squalifica di Spalletti, il commento di De Laurentiis

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La Corte d’Appello Federale ha respinto il ricorso del Napoli contro la squalifica di due giornate al tecnico partenopeo Luciano Spalletti che così non sarà in panchina contro l’Empoli.

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ne ha parlato in pubblico a margine di un evento in città.

Non c’è da commentare perché sennò il commento dovrebbe partire dalla notte dei tempi. E’ inutile che commentiamo ciò che è sotto gli occhi di tutti. Non solo per il Napoli, ma per tutto il calcio italiano. Questo è un problema che supereremo solo quando la Lega sarà indipendente e potrà gestire lei gli arbitri, come avviene in Inghilterra. Lo diciamo da anni, ma in certe compagini associative c’è la volontà di fare politica. E il voler fare politica distoglie l’attenzione dall’aspetto commerciale, industriale, di protezione democratica. Tutti hanno diritto ad avere un arbitraggio corretto e tutti hanno diritto al ricorso della moviola in campo. Oggi invece una volta la vedono, una volta no, una volta a spizzichi e bocconi. Non c’è una tutela che sia garantista di un gioco corretto e rispettabile, ognuno fa come gli pare e questo non va bene.

Il tuffo di Spalletti? Pensa prima che sudata che s’era fatto…La bravura di Spalletti, rispetto ad altri allenatori che ho avuto, è che lui fin dall’inizio sperimentava e faceva girare la rosa facendo giocare tutti. Alla fine uno si rende conto che quello che avevi comprato e che credevi farlocco in realtà era gagliardo e non avevi investito male il denaro. Spalletti è il miglior allenatore che ho avuto nella mia carriera da presidente.

Se vogliamo volare alto dobbiamo inserire un cavallo rampante sulla nuova maglia del Napoli, come simbolo, insieme alla famosa N cerchiata.

Abbiamo scritto e stiamo registrando 30 episodi, prodotti da una piattaforma internazionale, e riguarderanno la storia del Napoli, a partire da Giorgio Ascarelli nel 1926 fino ai tempi nostri. Vedranno la luce nel giro di un paio d’anni. 

Il 20 abbiamo un incontro alla Farnesina con Di Maio, che sarà in contatto col ministro argentino, per mettere in calendario questa partitissima che dovrebbe essere il primo anno di una celebrazione maradoniana che si dovrebbe ripetere ogni anno. Il primo anno Napoli-Argentina, il secondo anno vedremo qualche squadra sudamericana. Stiamo provando ad organizzare.

Uefa? Noi abbiamo creato l’ECA, ma ora è diventata ostaggio dei qatarini. Il signor presidente della UEFA è nelle braccia del presidente del PSG, è in adorazione di questo Qatar così forte, così potente, così splendente. E così ne fanno le spese tutti quelli che credono nell’industria del calcio”.