Spalletti in conferenza: “In questi giorni ho ricordato ai ragazzi cosa hanno fatto finora, gli spaventatori che tifano per altri vorrebbero metterci in una posizione differente”

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L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti in conferenza stampa ha presentato la sfida di campionato contro l’Atalanta al Maradona.

“Infortuni? Si fa bene lo stesso nel senso che scegliamo con quelli che restano. E’ fondamentale stare uniti e proteggere la squadra che nelle difficoltà ha già dimostrato quanto ha a cuore questa maglia e lo si vede ogni giorno in allenamento. Non c’è situazione migliore per vedere se ci si lascia spaventare o si vuole andare a trovare nuove energie e risorse. E’ fondamentale avere bene in testa che noi siamo il mezzo per raggiungere la nostra felicità, noi Nostra e di tutti quelli che ci stanno vicini, noi siamo l’unico mezzo.

“Si passa da un eccesso all’altro: si vuole dire che è quasi impossibile con l’Atalanta e poi ci accostate allo Scudetto. Noi siamo partiti per obiettivi ben chiari e poi strada facendo vedremo che tipo di viaggio porteremo avanti.

L’Atalanta è un cliente molto scomodo, sono costruiti bene, è completa, tosta, noi abbiamo caratteristiche che possono creargli problemi, bisogna vedere come pilotare la partita, o la conduci o diventi un passeggero della partita e loro ti portano in giro.

Il mio stato d’animo è sempre lo stesso. Per la squalifica è chiaro che faccio fatica a sopportarlo.Io pagherò la multa alla squadra per questo, io lo chiedo a loro e stavolta dovrò pagarla io, bisogna sapersi trattenere accettare le decisioni degli arbitri. Poi sugli infortunati, capita, ogni partita con questi tempi così ravvicinati è un viaggio verso l’ignoto, non sai cosa può succedere. Dicemmo pure che il 2-0 non ti metteva al sicuro, cambiano 5 uomini e diventa un’altra partita. Noi siamo sotto tempesta, oltre agli infortuni abbiamo avuto anche il Covid e abbiamo messo gente che 3 giorni prima aveva il Covid e diventa dura.

Quello che tentiamo di fare è tenere palla e portarla sul nostro binario. Dovremo gestire la maggior parte della partita, se la gestiscono gli altri ti portano ad essere sparpagliati perché hanno ampiezza nella gestione, sin dall’uscita, ti creano un aggiramento sinistra e destra e poi la chiudono in molti al centro, sulle palle alte sono bravissimi a chiudere in area con la loro fisicità e forza. Se loro gestiranno molto palla, sarà inevitabile soffrire le loro caratteristiche. Abbiamo tentato anche negli ultimi 30′ col Sassuolo, ma non ci siamo riusciti per diversi motivi, ma soprattutto quando abbiamo recuperato palla non creando offensiva e accontentandosi.

Maradona pieno fondamentale? Certo tutti sanno che i giocatori hanno un grosso beneficio, anche quelli fuori ai bordi che le vedono.

Juan Jesus lo conosco da parecchio tempo, è significativo come viene accolto nello spogliatoio, si è fatto già conoscere ed apprezzare come persona, tutti ne parlano bene, ha esperienza, forza da vendere, ha conoscenze, è chiaro che farsi trovare pronto è ciò che fa la differenza per chi gioca di meno, ma ha tutte le caratteristiche per fare i suoi compiti. Mertens? Domani è il capitano, ci deve indicare la strada, mi chiedete di Mertens, ditemelo voi che lo conosce da tempo, io l’ho apprezzato da fuori.

Caratteristiche dell’Atalanta che gioca a uomo? Dentro l’allenamento lo smanacchio è perfetto, ti alza il livello delle sfide individuali di cui si parla, impari ad andare più forte sull’uomo, poi anche se giochi a zona vai più forte sull’uomo nella tua zona. Loro su questa hanno vantaggi ma poi è la costituzione fisica che fa la differenza, tra loro è difficile trovare uno sotto il 1.90. Sulle palle di nessuno, sui rinvii dei portieri quello fisicamente più piccolo può avere comunque forza o aggressività, non conta la stazza che ci mette, ma la forza.

In questi giorni ho ricordato ai ragazzi cosa hanno fatto finora e non se lo devono far ribaltare da nessuno, gli spaventatori che tifano per altri perché una situazione a favore te la riportano a sfavore totalmente, quelli fanno i tifosi di altri. Noi dobbiamo sapere bene cosa abbiamo fatto, un buon calcio e tanti risultati con una discreta classifica, ma qualcuno vorrebbe metterci in una posizione differente.

I calciatori hanno molte soluzioni, vengono accreditate a me, ma sono le loro. Non mi è mai piaciuto avere uno psicologo vicino, anche se può toccare quei temi meglio di te perché è il loro lavoro, ma questo fa parte della professione dell’allenatore.

L’atalanta può lottare per lo Scudetto, come quelle del condominio, tutte inizialmente. Il favorito non mi interessa niente, mi interessa che la squadra provi a vincere, quello che mi aspetto.

Con l’Atalanta diventa fondamentale il settore centrale, il palleggio deve fare la differenza. Anche loro sanno farlo, nelle posizioni che ti fanno male, però è chiaro che in possesso nello stretto fa la differenza. 

Ounas? E’ pronto, mi è dispiaciuto non averlo avuto, mi è dispiaciuto ancora di più l’infortunio di Koulibaly perché poteva entrare, era la soluzione giusta perché lui è potente, lui ha forza, non è una questione di stazza, non si fa montare addosso”.