Arbitri: andare in Serie B non è una punizione ma una normale alternanza, lo dimostra la tabella delle designazioni [FOTO]

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Dopo il rigore assegnato in Inter-Napoli e le successive polemiche, c’è attesa per vedere nel prossimo turno di campionato come sarà utilizzato l’arbitro Maurizio Mariani.

La premessa.

Dal settembre 2020 la CAN (Commissione Arbitri Nazionale) di Serie A e quella di Serie B sono state unificate. Da ben 5 stagioni condividono i 46 arbitri attualmente in organico.

Ogni arbitro viene pertanto utilizzato REGOLARMENTE sia per arbitrare partite di Serie A che partite di Serie B. Inoltre viene ALTERNATO tra gare in campo, al VAR e giornate di ‘riposo’ che però spesso coincidono con le presunte punizioni.

Infatti tra le 13 giornate di Serie B e le 12 di Serie A il numero massimo di presenze in campo è stato quello di Manganiello con 3 gare in Serie A e 5 in Serie B.

Lo stesso Mariani già in questa stagione ha arbitrato in Serie B la gara della quinta giornata Carrarese-Sassuolo.

Se un arbitro venisse mandato in Serie B per punizione, significherebbe che i 32 arbitri utilizzati nelle 119 partite in Serie A sarebbero stati puniti tutti ad eccezione di Guida, Di Bello e Massa che ancora devono essere designati in questa stagione per una gara del campionato cadetto. Questi ultimi tre la scorsa stagione hanno diretto in Serie B rispettivamente 1, 6 e 3 partite.

Ovviamente il designatore tende ad utilizzare quelli più esperti più volte in Serie A e quelli emergenti più volte in Serie B. Ma è una cosa fin troppo logica.

La tabella delle designazioni.

Nella tabella successiva riportiamo tutte le volte che un arbitro utilizzato SUL CAMPO in Serie A è stato utilizzato anche in Serie B. Nella quarta colonna invece le designazioni in Serie B nella scorsa stagione.

Dei 46 arbitri in organico non sono ancora stati utilizzati in Serie A gli ‘ultimi’ inseriti Arena, Bonacina, Cosso, Crezzini, Galipò, Ghersini, Massimi, Monaldi, Perenzoni, Perri, Pezzuto, Rutella, Santoro e Scatena.