Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis in un’intervista rilasciata al “Corriere dello Sport” ha fatto il punto sul mercato del Napoli.
Questi i passaggi più importanti dell’intervista che è possibile leggere in versione integrale sul “Corriere dello Sport” oggi in edicola.
Su Ancelotti. “Questo club è in continua evoluzione e Ancelotti è la risposta più intrigante che potessimo dare a noi stessi: lui, come me che amo Londra, s’è voluto concedere la “libido” di vivere a Napoli. Lo conosco da tempo mi ha colpito la sua serenità, come me ritiene sia vitale mettersi in discussione, misurarsi. La sua arte calcistica verrà
messa al servizio di questi ottimi calciatori, che vanno ritenuti grandi perché lo sono e lo hanno dimostrato. Il Napoli ha una sua indentità e un suo Progetto, che Benitez ha cominciato a sviluppare in chiave internazionale con la sua
intelligenza e la sua cultura. Con Carlo facciamo un ulteriore passo in avanti”.
Il calciomercato. “Due portieri, un esterno basso che sappia difendere, se vanno via Jorghinho e Hamsik anche
due centrocampisti. E poi abbiamo già preso Verdi: vedrete, che da noi Simone sarà più sereno e farà grandissime cose. Per Fabian Ruiz stiamo aspettando solo il suo OK, abbiamo incontrato Lainer a Milano. Per il portiere il Napoli non ha assolutamente fretta. A me piace molto Meret, però quando vai dai Pozzo sai che i prezzi diventano illogici. Areola è bravissimo, come altri; Keylor Navas ha esperienza. Avrei voluto comprare Alisson dalla Roma per 60 milioni di euro. Ma
non è stato possibile e adesso la sua cessione è diventata un’asta. Ho offerto 50 milioni per Chiesa ma Della Valle mi ha detto: non posso, è incedibile, sennò viene la rivoluzione a Firenze”.
Le possibili cessioni. “Hamsik è stato a cena a casa mia con Venglos e mi hanno detto che sarei stato contattato da un
club cinese. Non si è ancora fatto vivo nessuno. Per Jorginho ne ho riparlato giovedì con i dirigenti del Manchester e
adesso i contatti li tiene Giuntoli. esistono possibilità più che concrete che a breve si arrivi a definizione. Koulibaly
è inavvicinabile e con lui anche Zielinski e con loro anche Rog”.
Su Sarri. “A lui non ho niente da rimproverare, semmai ho sbagliato io a non mettere obiettivi e paletti a inizio campionato. Non ci siamo più sentiti, non mi ha mai chiamato. Dal Chelsea mai ricevuto telefonate, anche se mi vengono
annunciate dai giornali. Dovesse accadere, starei educatamente ad ascoltare, rifletterei e poi risponderei per il meglio del
Napoli. Vorrei fosse chiara una cosa: questa non è una città da depredare, questa non è una società da sottovalutare”.
Fonte Corriere dello Sport.