I focus. Giuffredi: “Chiarisco la vicenda Di Lorenzo”

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Mario Giuffredi, agente dei Calciatori del Napoli Di Lorenzo, Mario Rui, Politano, Folorunsho e Gaetano, ha tenuto una conferenza stampa per chiarire alcuni cose sui suoi assistiti.

Questi i passaggi più interessanti su Di Lorenzo.

“Dopo la vittoria dello Scudetto Giovanni si è trovato con dei cambi radicali. C’è stato un cambio d’allenatore, c’è stato un cambio dirigenziale perché è andato via Giuntoli dopo tanti anni ed è arrivato Meluso. E c’è stato un cambio nel modus operandi, col presidente De Laurentiis molto più vivo nella vita della società.

Giovanni ha dovuto affrontare tanti altri problemi e si è sostituito un po’ ai dirigenti. Oltre a fare il calciatore si è dovuto prendere parte di tantissimi problemi, non di natura calcistica, ma anche quei problemi tra la società e la squadra. Quando un giocatore è solo e deve affrontare col presidente tutti i problemi, si arriva alla disperazione e alla frustrazione, non si ha più la forza di reagire. Mi ha sempre detto che se fosse arrivato Antonio Conte sarebbe rimasto, perché non avrebbe affrontato da solo tutti i problemi com’è accaduto l’anno scorso.

 Giovanni vuole fare il calciatore, non il dirigente come ha fatto lo scorso anno. Non si è mai sentito abbandonato dai suoi compagni. A Castel di Sangro Di Lorenzo farà la sua conferenza stampa, esprimerà i suoi pensieri, i suoi sentimenti, le sue sensazioni e i tifosi capiranno.

La trasferta di Firenze.

Durante la trasferta a Firenze Di Lorenzo è in trasferta non va a giocare la partita perché no stava benissimo. Resta in camera e dopo la partita lo troviamo collassato. I giornali hanno scritto che Di Lorenzo ha finto di star male perché aveva un accordo con la Juventus e non voleva andare alla partita. Nessuno della società abbia fatto una smentita a quelle voci infondate.

Poi è arrivato il momento di Napoli-Lecce.

e non ricordo un capitano che venga sostituito a tre minuti dalla fine in una squadra già contestata per un’annata bruttissima, prendendosi i fischi di 50 mila persone. Prendersi i fischi individualmente ha un dolore totalmente diverso dai fischi che ti prendi col resto della squadra. Sono convinto che non sia dovuto alla strategia del presidente De Laurentiis, l’allenatore che ha fatto una roba neanche nella fantasia più assoluta si può pensare di fare. Una sciagura del signor Calzona. Ma anche in quell’occasione il ragazzo si sarebbe aspettato che qualcuno spendesse due parole e suo fare.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quando Manna dice a Di Lorenzo che se fosse arrivata un’offerta l’avrebbe presa in considerazione. Ovviamente Manna trasferisce il pensiero del presidente De Laurentiis, che aveva già espresso nella conferenza stampa precedente. Manna fin dai primi giorni mi aveva detto però che Di Lorenzo era insostituibile e incedibile, facendomi capire che quello di prima era un pensiero del presidente.

Arriva Conte.

Il mister mi ha ascoltato per un’ora. A differenza di ciò che dicono le persone, cioè che Conte ha detto a Di Lorenzo che sarebbe rimasto punto e basta, il mister non si è mai posto così. Il mister invece si è posto come un campione, c’è stato un allenatore che si è affiancato a me e a Di Lorenzo e che ha fatto di tutto per rimettere tutto a posto. Alla fine sono arrivato alla conclusione che questo era un allenatore che voleva a tutti i costi Di Lorenzo. Allora mi sono tranquillizzato e ho potuto tranquillizzare Giovanni.

Appurato dunque che sia l’allenatore che il direttore volevano tenere Giovanni, c’era un ultimo ostacolo: capire la volontà della proprietà. De Laurentiis nell’incontro alla Filmauro è stato carino e gentile come sempre, ha ammesso alcune mancanze avute dal club nei confronti di Giovanni. Ho avuto la certezza che il presidente voleva tenere Giovanni a Napoli. 

Non abbiamo mai affrontato il discorso economico per Di Lorenzo, al massimo per gli altri calciatori.

Juventus?

Voglio chiarire una cosa importante sulla Juventus perché ne ho sentite di cotte e di crude. Io non chiamo un club e propongo Di Lorenzo. Non ho mai avuto nessun accordo con la Juventus. La Juventus, come l’Inter e l’Atletico Madrid, mi ha detto che si sarebbero sedute a parlarne con piacere se Di Lorenzo avesse lasciato il Napoli. Io una volta preso un’accordo lo rispetto…

Gli altri suoi assistiti.

Chi può andare via è Mario Rui perché dopo 7 anni sente la voglia di avvicinarsi a casa sua, ma accadrà solo se ci sarà l’occasione e anche il club lo aiuterà. Politano rimarrà, Di Lorenzo rimarrà, Folorunsho rimarrà, Gaetano invece sarà una scelta del mister: se Conte non lo riterrà idoneo noi prenderemo un’altra strada. 

Io procuratore ingombrante? Il mondo sta cambiando, la comunicazione per un procuratore è importante.

Di Lorenzo ed io siamo felici, convinti e sereni di aver fatto la scelta giusta”.