Il Ds del Napoli Giovanni Manna ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di radio CRC, radio che ha acquistato alcuni diritti in esclusiva della SSC Napoli.
Questi i passaggi più interessanti delle sue dichiarazioni.
“Quella del Napoli una chiamata inaspettata. Avevo appena effettuato un trasloco a Torino prima di essere contattato a febbraio da Chiavelli e De Laurentiis.
Il calciomercato è stato un po’ complicato e viziato da Osimhen, non voleva più giocare nel Napoli e voleva andare via, o da altre uscite che finanziassero altre entrate. Grazie alla lungimiranza del presidente siamo comunque arrivati comunque agli obiettivi che ci eravamo prefissati. Ora speriamo che il campo ci dia ragione.
Lukaku? All’inizio non c’erano le condizioni per la cessione di Osimhen, ma ci mancava un attaccante oltre a Simeone e Raspadori. Un attaccante diverso per caratteristiche utile per le esigenze tecniche dell’allenatore e così abbiamo accelerato la trattativa.
Osimhen al Galatasaray è stata un’opportunità. All’inizio non eravamo apertissimi perché già di prestito si era parlato con altre squadre, poi parlando col giocatore abbiamo trovato una quadra e la situazione è stata appagante per tutti. E’ chiaro che noi volevamo venderlo.
McTominay? Il calciatore voleva Napoli e questo è stato appagante. Se un giocatore dello United che fa dieci gol vuole venire a Napoli dobbiamo essere orgogliosi. E’ un’operazione che parte a inizio giugno, ma non pensavo potessimo arrivare a chiudere l’operazione. Poi ci siamo seduti con lo United e abbiamo chiuso forti della volontà del giocatore. Forse lo scudetto ha dato un’immagine ancora più forte del Napoli. Ora vogliamo migliorare mantenendo i nostri equilibri come fatto quest’anno.
Gilmour invece è stato il primo centrocampista trattato e definito. Era fatta già a luglio. Poi ci sono dinamiche di mercato che rallentano questi trasferimenti, il Brighton doveva comprare il sostituto. Gilmour voleva Napoli e in modo corretto ha fatto prevalere col Brighton la sua volontà.
Juventus e Napoli due realtà diverse. Una città più asettica, un’altra più passionale. Napoli non è un passaggio, per me è un orgoglio essere qui. L’affetto delle persone è unico. Noi stiamo facendo un bel percorso, ma affrontiamo una squadra costruita storicamente per vincere, ce l’hanno nel DNA. Arrivano da zero gol subiti, c’è un progetto nuovo, coesione, troveremo una squadra forte che ha vinto in Champions con merito. Dovremo essere attenti, concentrati. Sarà la tappa di un percorso, spero sia una bella partita. Arriviamo da un campionato complicato, dobbiamo solo lavorare. Vogliamo tornare in Champions”.