L’allenatore del primo scudetto del Napoli e della Coppa UEFA Ottavio Bianchi, è intervenuto telefonicamente durante la trasmissione Delietta Gol in onda ogni giovedì alle 21.00 su Prima Tv canale 17 e TV Luna canale 83.
“Quale potrebbe essere il nuovo allenatore? Dipende se gli obiettivi da raggiungere sono immediati o seguendo una programmazione, se si lavora con i giovani o con calciatori già pronti. Non è una scelta così semplice.
Per sapere i perché della stagione negativa del Napoli dopo lo scudetto bisogna essere dentro al club. I risultati non si raggiungono improvvisando. Io ho avuto la fortuna di allenare una squadra di bravi ragazzi sul campo e anche sotto l’aspetto del profilo umano, forti e sempre pronti. Perché non ho continuato per un lungo tempo con il Napoli? Bisognerebbe fare una trasmissione di un mese…
Il paragone con Maradona è stato sbagliato e irriguardoso nei confronti di Kvaratskhelia, che l’anno scorso ha fatto benissimo, vuol dire dargli una responsabilità che un giovane non può mai sostenere.
La mia esperienza da calciatore del Napoli mi aiutato anche per fare l’allenatore del Napoli. Giocavo in una squadra con Sivori, Altafini, Sormani, Hamrin, Zoff, Juliano…fortissima ma non si vinceva mai anche per una questione ambientale perché appena si batteva una grande squadra si faceva festa come se avessimo vinto un campionato. Ad esempio contro le grandi squadre facevamo grandi partite poi con le medie piccole si perdeva 1-0 e Peasola andava matto per queste cose qui.
Per me è stata un’esperienza positiva per fare l’allanatore anche se non volevo venire ma poi Allodi mi ha convinto. Però non si inventa mai nulla e si è studiato tutto a tavolino: il primo anno l’obiettivo era arrivare a ridosso delle grandi poi l’anno successivo la squadra era già matura per vincere anche se l’anno migliore è stato quello della vittoria in Coppa UEFA quando in campionato abbiamo fatto più punti rispetto all’anno dello scudetto e giocato anche la finale della Coppa Italia.
Francini? Era perfetto sotto tutti i punti di vista. Carannante? Era bravo a fare più ruoli come è successo nella finale di Coppa UEFA quando è entrato al posto di Alemao e giocato in un ruolo non suo”