Per il Napoli si chiude la prima settimana di ritiro a Dimaro Folgarida.
La squadra ha svolto solo la seduta mattutina di allenamento e ha goduto un pomeriggio di meritato riposo.
Mattinata a Dimaro Folgarida caratterizzata dall’improvvisa visita di De Laurentiis allo store dinanzi il campo sportivo di Carciato e dalla conferenza stampa di Leonardo Spinazzola.
Il presidente De Laurentiis ha rilasciato qualche dichiarazione ai media presenti. Questi i passaggi i più interessanti.
“L’entusiasmo dei napoletani non è una novità. Le stagioni sono tutte difficili, quando poi le fai in buona fede può capitare quello che è successo l’anno scorso. Ma ogni tanto bisogna resettare, ripartire, riseminare e vivere il timore di come andranno le cose. L’importante è metterci la cazzimma. Nel calcio chi arriva secondo sembra un fesso ma siamo in venti, il che significa che solo uno è bravissimo e gli altri diciannove sono dei fessi? Quelli del calcio sono beni immateriali come i film solo che nel cinema c’è un copione già scritto, nel calcio no e lo scrivono le società, i calciatori, i tifosi. E’ il bello del calcio e bisogna abituarsi a conviverci. Contento del ritiro? E’ prematuro, ma i miei collaboratori hanno iniziato una bella risemina”.
Leonardo Spinazzola ha invece parlato ai giornalisti in conferenza stampa che si è tenuta al teatro Comunale di Dimaro. Questi i passaggi più interessanti delle sue dichiarazioni.
“Ho scelto Napoli perché sono convinto che posso dare ancora tanto. La presenza di Conte sicuramente ha inciso tanto sulla mia scelta come la squadra che è molto forte. Come ha detto il mister il nostro obiettivo è dare fastidio a parecchie squadre, poi a marzo aprile vedremo dove saremo.
Le motivazioni dei miei compagni sono alte. Conte su questo è veramente forte ad alzare ogni giorno sempre di più l’asticella. Il mister ci spinge oltre ogni limite, anche una banale tattica diventa una corsa mentale e fisica. Conte è stato chiaro dal primo giorno, dobbiamo spingere e mentalmente resettare tutto e andare forte. Dobbiamo pensare ad allenarci, a fare gruppo, a diventare un nucleo, una famiglia.
Non è vero che faccio poche partite, ho avuto un incidente incredibile ma nei due anni precedenti avevo fatto 78 partite. Io non devo rilanciarmi e penso che Conte potrà darmi una grande mano a tornare ai livelli del 2021. Tra un mese il mio stato di forma sarà molto più alto di un anno fa.
La mia corsa, la mia imprevedibilità sono i miei punti di forza. I punti deboli, invece, sono un pochino la fase difensiva, ma ogni anno cerco di migliorarmi. Noi quinti andiamo avanti e indietro per tutta la partita e io mi sono trovato benissimo anche a quattro dietro con la Roma. Certo a cinque hai più copertura e spingi di più. Conte a noi quinti ci chiede di andare anche dentro al campo e scambiarci col numero dieci, coi nostri esterni per variare molto il nostro gioco. Anche a destra mi trovo a mio agio“.