L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti in conferenza stampa ha commentato la gara di campionato giocata contro il Sassuolo al Mapei Stadium.
“Noi abbiamo fatto bene sia nel primo che nel secondo tempo. Ci eravamo creati le possibilità per fare altri gol pressandoli, riconquistando palla sulla trequarti diverse volte. Però i due gol li abbiamo fatti su due strappi individuali, su due giocate individuali che fanno parte del bagaglio del giocatore.
Quando c’è stato da prendere vantaggi di squadra non siamo riusciti a portarlo a termine e questo è un po’ quello che bisogna fare perché quando ti vengono a mancare quegli strappi è la squadra che ti salva. Meglio che ci sia collettivo che dei calciatori che fanno le giocate importanti e che determinano poi il risultato.
Quando la palla arriva vicino alla nostra area alcune volte non riusciamo a percepire la forza del pericolo e la postura nell’atteggiamento, nella ricerca di andare a riconquistarla, non siamo così feroci come meriterebbe la situazione ma stasera grandissima vittoria e grandissima partita.
Se la vado a paragonare con le ultime vittorie questa è stata quella più fatta bene dal punto di vista dello scorrimento della partita.
L’abbiamo vinta con Kvara che è partito da molto lontano con questa sua leggerezza di farfalla che ha nell’andare a portare palla in avanti, questo svolazzare, cambia direzione velocemente. Poi con quel gol incredibile di Osimhen. Bisogna trovare più equilibrio senza aspettare le giocate di Kvara e Osimhen.
Ballottaggio Mario Rui-Olivera? Diventa difficile poter fare questo ragionamento con dei giganti come Kim e Di Lorenzo, Rrahmani ora è a un livello incredibile dal punto di vista difensivo. Da altre parti diventa più facile. Mario Rui ha qualità indelebili, quando ha palla le scelte sono quelle lì, poi da un punto di vista di impatto fisico ha meno di Olivera che ha un motore superiore per le distanze e la forza, per cui ci vogliono tutti e due. L’essenziale è che non ragionino come i calciatori deboli, siamo due riserve, conta solo i minuti che non giocano o sei mio amico se mi dai la maglia altrimenti non sei più amico. Si fa sempre un discorso di collettivo, di traguardo di squadra, si ha bisogno di tutti.
Il campionato di quest’anno viene fuori da quanto fatto l’anno scorso. Ad alcuni ci vogliono 3-4 anni per costruire, io in un anno dovevo vincere.
Osimhen? Sembra che sia tutto apposto, per ora si sa questo, poi si approfondirà.
Champions? Il Sassuolo ci assomiglia molto, sa dove andare, sa ripartire, fa circolare palla, per cui assume un valore maggiore questa vittoria e questa prestazione qui, che ci permette di preparare meglio la partita di martedì perché quando esci da una brutta prestazione hai il timore di essere quello e non quello precedente, noi ormai abbiamo le nostre certezze e le porteremo anche sul campo dell’Eintracht”