Una sconfitta (quasi) annunciata dalla formazione iniziale, nessuno è senza colpe Conte compreso

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Umiliato. Così esce il Napoli di Conte dal Bentegodi dopo lo 0-3 con una squadra destinata a lottare per non retrocedere.

Il nulla cosmico. Questa è l’unica analisi che si può fare sul Napoli visto a Verona.

Una logica conseguenza se a Verona si schierano ben dieci undicesimi formati dai calciatori che hanno chiuso al decimo posto lo scorso campionato. In pratica quelli che non vincono in campionato da ben 8 gare consecutive (comprese le ultime sette della scorsa stagione).

A Conte nessuno ha chiesto (e chiede) di colmare le lacune tecniche di alcuni calciatori.

Però si sperava potesse trasmettere una mentalità e una reattività atletica diverse da quelle ereditate dai tre allenatori che si sono alternati nella scorsa stagione. Malgrado l’intenso lavoro svolto in ritiro, a Verona non si è visto. Si spera per il futuro.

Così come Conte dovrebbe spiegare cosa lo ha spinto a preferire Juan Jesus al nuovo acquisto Rafa Marin.

Conte è davvero sicuro che il rendimento di Lobotka decentrato a fine stagione sarà lo stesso di quello meraviglioso di quando ha giocato centrale con due compagni di reparto ai suoi fianchi? Inoltre Conte vuole continuare a sacrificare Di Lorenzo sulla linea dei difensori? Soprattutto se si affida a Mazzocchi la titolarità dell’esterno a centrocampo dove oltre alla corsa e all’impegno serve tanta qualità.

Sarebbe bello chiedergli queste cose alla prossima conferenza stampa ma, ahimè, il calciomercato è destinato ad essere ancora l’argomento principe almeno fino al 30 agosto.

La società ha sicuramente le sue colpe (gravi) per l’ormai tradizionale lentezza sul mercato, cosa che non sta risparmiando Manna come non ha risparmiato i suoi predecessori…sempre colpa loro?

E’ vero, qualche soldino sul mercato è stato speso. Però a Verona, al netto dell’infortunato Buongiorno, il solo Spinazzola è stato schierato titolare. Caprile, Rafa Marin e Cheddira in panchina, Folorunsho e Gaetano neanche convocati alla pari di Osimhen e Mario Rui (sicuri che non possa dare un contributo superiore a quello di Spinazzola e Olivera?).

Era (ed è) da teatranti televisivi e tifosi da loro illusi, pensare che davvero l’oggetto misterioso Raspadori, Simeone e Cheddira potessero bastare per battere Modena e Verona…e infatti il Napoli non ha vinto.

Chi ha detto il contrario è stato tacciato di essere un anti-Napoli. Forse è l’esatto contrario.

Chi sottolinea certe negatività sicuramente vuole il bene del Napoli (e anche di De Laurentiis) molto più di chi dispensa ingiustificato ottimismo per curare i propri interessi personali con il patron azzurro.

Ma in attesa di colui che dovrà essere il centravanti titolare (si spera già domenica contro il Bologna), perché Conte non può schierare Osimhen? Il nigeriano è ancora un calciatore del Napoli, anzi il calciatore più pagato del Napoli.

Malgrado la sofferta qualificazione in Coppa Italia con il Modena e la clamorosa debacle con il Verona, l’istinto suggerisce di avere fiducia…almeno fino alla chiusura del mercato.

Poi si vedrà!

Buon Forza Napoli a tutti!.