Nella trasferta lampo durata 12 ore in Polonia il Napoli ha vinto 2-1 con il Wisla Cracovia la quarta amichevole stagionale.
Con una squadra fortemente rimaneggiata non era certo questa amichevole che poteva offrire indicazioni particolari sotto il profilo tattico.
Anche perché dal punto di vista atletico i calciatori del Napoli sono ancora all’inizio della preparazione e la brillantezza (per fortuna) manca ancora. I polacchi invece hanno già giocato due gare di campionato.
Con il Wisla Cracovia è stata una gara più utile per mettere in vetrina qualche calciatore destinato a lasciare Napoli (leggi Machach).
Ma anche per verificare la crescita in personalità e di padronanza del ruolo di chi con Gattuso ha avuto poco spazio (leggi Elmas e Lobotka e i due hanno dato incoraggianti conferme).
Ovviamente come nella amichevoli precedenti risultato e marcatori non sono importanti. Però il Napoli visto in Polonia ha riproposto tre zavorre che si porta dietro dalla scorsa stagione e non solo:
- improvvisi vuoti di concentrazione e quel pizzico di superficialità che tanti punti sono costati nello scorso campionato e che in questa gara hanno regalato il gol del momentaneo vantaggio polacco;
- la mancanza della giusta misura sui cross dalle fasce e sui calci piazzati con il pallone che o non raggiunge neanche il primo palo oppure va ben oltre il secondo palo;
- la mancanza di un vero leader che guidi, stimoli e sostenga la squadra durante le varie fasi di una partita. Ma questa zavorra si spera di eliminarla, o almeno limitarla, con il ritorno dei vari Insigne, Fabiàn, Osimhen, Mertens e Demme e l’ulteriore crescita di leadership di Koulibaly. In alternativa con un deciso investimento sul mercato…
Dopo quanto visto a Dimaro-Folgarida c’è fiducia in Spalletti e nel suo lavoro, soprattutto ora che a Castel di Sangro il nuovo mister può iniziare a fare le prove generali anche con i nazionali.
Buon Forza Napoli a tutti!
