Il centrocampista camerunense del Napoli Zambo Anguissa ha rilasciato alcune dichiarazioni al portale web ‘The Athletic’.
“Lo scudetto il primo trofeo che ho vinto è stato incredibile. Già lo scorso anno siamo stati vicinissimo a vincerlo ma abbiamo imparato dai nostri errori e siamo stati concentrati fino alla fine. La stagione è stata incredibile. I giocatori sono visti come degli dei, sono tutti pazzi di noi.
I tifosi ti danno tanto amore, anche se a volte non è facile perché non puoi neppure uscire.
Napoli? Incontrai Spalletti e dopo due giorni mi chiese di giocare, io ero pronto e ho giocato una gara fantastica con la Juve e tutti mi hanno elogiato. A Napoli hanno capito che potevo far parte di una grande squadra.
Oggi sono completo perché bisogna fare tutto a centrocampo, correre, difendere, attaccare, avere resistenza, fare gol, assist. Prima segnavo di più, poi ho smesso di farlo perché ero difensivo, cercavo di gestire l’equilibrio.
Devo la mia crescita a Spalletti. Mi piace prima l’uomo e poi l’allenatore. Mi ha sempre supportato, a volte urlava troppo ma lo faceva perché sapeva che potevo dare di più. Ti spinge se le cose non vanno bene, ti motiva.. Quando parla mette i brividi coi suoi discorsi motivazionali.
Eravamo perfetti. Kvara o Kim giovani, fortissimi ma umili. Tutti abbiamo giocato per gli altri, volevamo vincerle tutti, non ci siamo mai arresi nonostante il +15 sulla seconda. Il sogno era possibile e non volevamo perderlo.
A Kvara ho detto che con lui la Georgia può diventare un grande paese, gli ho fatto l’esempio di Lewandowski che gioca per la Polonia. “Non avere paura di esprimerti, gioca a calcio” gli ho detto una volta. Lui mi ha confidato che da quel giorno la sua stagione è cambiata. Mi piace non solo come giocatore, chiede sempre consigli, lavora, ha sete di vittoria, è impressionante. Quando giochi vuoi solo dargli la palla perché quello che fa è fantastico. Qualcuno potrebbe montarsi la testa, ma lui no, continua sempre a lavorare e chiede tanti consigli, vuole sapere cosa fare.
Osimhen mi aveva predetto lo scudetto a inizio stagione, per questo sono contento che abbia fatto tutti quei gol. Mi disse: “Fidati, farò del mio meglio per vincere lo scudetto”. Aveva ragione. E’ un grande amico.
In Champions siamo stati sfortunati ma comunque non eravamo mai arrivati ai quarti. La stagione, con lo scudetto, resta da record”.