Antonio Conte presenta Napoli-Juventus: la conferenza stampa in cinque punti

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L’allenatore del Napoli Antonio Conte in conferenza stampa ha presentato la sfida di campionato contro la Juventus, in programma allo stadio Maradona sabato 25 gennaio alle ore 18:00.

Questi i passaggi più interessanti delle sue dichiarazioni.

“Cosa serve per dare qualcosa più del fastidio? Serve continuare a fare il percorso. Non possiamo pensare di essere già alla fine dopo appena sei mesi. Il percorso lo stiamo facendo in maniera spedita, ma non possiamo alzarci dall’oggi al domani e dire che siamo pronti per vincere. Abbiamo bisogno di altri step che richiedono tempo e pazienza”.

“La Juventus è imbattuta in campionato quindi demeriti per la sua classifica non ce ne sono, anche perché molti pareggi potevano essere vittorie. E’ una partita con un alto indice di difficoltà. E’ una squadra quadrata con giocatori forti, l’anno scorso sono arrivati molto avanti a noi, hanno fatto un mercato importante. Come Inter e Milan sono squadre che meritano rispetto perché hanno una storia importante e ogni anno partono per vincere. Squadre imbattibili non esistono, ma la Juventus è un osso duro”.

“Con la Juventus non è una partita normale? Ho percepito che anche con Atalanta…Verona…Roma non sono partite normali…non dico che dobbiamo lottare contro tutti, ma per tante cose non esistono partite particolari. Noi consideriamo ogni partita che vale tre punti e utile per mettere fieno in cascina”.

“Mercato? Ogni finestra ti può migliorare, se non sarà adesso o a giugno dovrai farlo. Oggi come rosa dobbiamo sicuramente nell’eventualità, ma senza mettere le mani, affrontare il discorso. Ogni finestra se fatta nella giusta maniera ti rinforza per il presente e per il futuro. Il mercato fatto in estate mica sarà solo per il presente, anche per il futuro, ci sono giocatori che potranno stare qui tanti anni, mettere così delle basi e poi aggiungere dei pezzi. E’ importante spendere i soldi, ma nella giusta maniera e non buttarli”.

“Buongiorno? Ha iniziato a lavorare in gruppo anche se con cautela. Ha perso un bel po’ di massa muscolare e deve fare una preparazione fisica. In questi casi è importante avere un feedback dal calciatore. Non mi è mai piaciuto forzare un calciatore sul rientro perché so che è una cosa che va gestita mentalmente, è una questione soggettiva, ti devi sentire pronto. Quando dirà di essere pronto allora tornerà a giocare”.