L’allenatore del Napoli Antonio Conte ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei canali ufficiali della Lega di Serie A.
Questi i passaggi più interessanti delle sue dichiarazioni.
“Mi mancava il calcio ma chi vive il calcio come me ogni tanto si deve fermare per recuperare prima della nuova esperienza.
Napoli è una sfida avvincente e difficile, un’opportunità importante per me di vivere una città che è meravigliosa, una piazza bellissima e molto esigente, con tifosi passionali che vivono per il calcio. Ci vuole tanta energia, forza, tanto entusiasmo ma penso di essere nel pieno della mia maturità per affrontarla.
La mia storia dice che sono arrivato sempre in situazioni in cui non ho mai trovato una macchina pronta. Sono sempre salito su auto da resettare e da preparare bene magari partendo in quarta, quinta fila per poi cercare di migliorare e sovvertire i pronostici.
In una squadra deve sparire l’io, l’egoismo, dobbiamo parlare del noi. Col singolo non vai da nessuna parte. La squadra ti porta a vincere o a perdere. Bisogna eliminare i giocatori che pensano con l’io perché io non ci vado d’accordo. Solo il lavoro ti porta al successo. Dobbiamo essere bravi, disciplinati, senza mollare. Alla fine sicuramente saremo migliori
Bisogna avere sempre la prima miglior difesa o primo, secondo miglior attacco. Bisogna essere molto equilibrati. Non puoi essere decima come gol concessi e prima come gol fatti. Non c’è equilibrio e non vincerai niente.
Quando inizi un ciclo speri possa durare il più a lungo possibile per prendere i benefici del lavoro fatto. Tanti allenatori dicono che dopo tre anni bisogna cambiare o tutti i calciatori o l’allenatore. Lo dice chi ha fatto la storia del calcio.
Favorita per lo Scudetto? Non mi interessano le griglie. Dobbiamo parlare poco e fare tanti fatti che si fanno sul campo in settimana ogni giorno e dando il massimo”.