L’allenatore del Napoli Antonio Conte in conferenza stampa ha presentato la sfida di campionato contro l’Empoli in programma allo stadio castellani domenica 20 ottobre alle ore 12:30.
Questi i passaggi più interessanti delle sue dichiarazioni.
“Siamo con il cartello lavori in corso e non può essere altrimenti. C’è la soddisfazione del lavoro che stiamo facendo e di un gruppo di ragazzi che ha voglia di lavorare. Quando le cose vanno benne è tutto semplice ma è nei momenti di difficoltà che dovremo essere forti tutti e durante questo percorso ci saranno momenti in cui conterà essere forti di testa, di cuore, di persona. Le squadre vincenti riescono ad essere belle ed a sporcarsi il vestito, ad essere camaleontiche, a capire la partita, la giornata, ci sono a volte giornate in cui per tanti motivi può starci una giornata no. Anche lì devi gestire le cose”.
“Ho percepito troppa esaltazione. Sono passate solo sette giornate e la classifica è corta con in quattro punti racchiuse la zona Champions e la zona Europa League. Dopo questa sosta dovremo essere bravi a ripartire nella giusta maniera. La mia precisa responsabilità è costruire una squadra solida che possa avere ogni anno l’ambizione di poter lottare per qualcosa di importante. A chi per strada mi chiede lo Scudetto io rispondo sempre pazienza”.
“Lobotka è tornato con un problema al flessore non gravissimo. Dispiace perché si stava esprimendo a livelli molto alti, ma al tempo stesso sarà l’occasione per vedere Gilmour. Siamo sereni perché dietro Lobo c’è sicuramente uno forte. Speriamo recuperi quanto prima, ma grande fiducia in Billy che dà garanzie. Olivera ha fatto tutto l’allenamento ma è tornato affaticato dall’Uruguat, ma anche dietro di lui ci sono alternative valide”.
Sulla gara con l’Empoli.
“L’Empoli è una squadra che ha subito l’unica sconfitta prima della sosta, negli ultimi minuti e su un campo difficile, contro la Lazio all’Olimpico. E’ molto ben organizzata, crea sempre difficoltà agli avversari. Storicamente Empoli è sempre stato un campo difficile e sappiamo che sarà difficile per la loro forza. Dovremo fare attenzione, dovremo avere ancora più organizzazione e spirito di sacrificio di loro per ottenere un risultato su un campo difficile. Non tollererò uno spirito di sacrificio inferiore a quello dell’Empoli. Bisogna essere ancora più bravi quando le gare sono in salite e riconoscere le gare come Empoli dove ci sarà da soffrire. Chi non è abituato e pronto a soffrire non può pensare di essere un vincente, la sofferenza fa parte della vittoria, ti rende più forte. Non penso al ciclo terribile, sarebbe sciocco pensare a lungo termine, io penso partita dopo partita e cerco di trasmettere questo concetto anche ai ragazzi”.
Sui singoli.
“David Neres? Ad un mese di distanza dalle due soste dal suo arrivo oggi è un altro giocatore, un giocatore che mi mette in difficoltà, non lo nego. Vedendo alcune situazioni in questo momento il dilemma è con Kvicha per caratteristiche, di qualità offensive, anche di predisposizione al sacrificio anche senza palla. L’equilibrio è alla base di tutto. Oggi, rispetto ad un mese fa, David mi fa sentire più forte. Sarebbe pronto a giocare dall’inizio, senza dubbio. Meret? E’ prossimo al rientro, ma non vedo il motivo di rischiare. Caprile sta facendo bene, possiamo contare su di lui e allora perché affrettare il rientro di Alex? Lukaku? Sente tanta responsabilità, fin troppa forse da quando è arrivato. E’ concentrato, focalizzato, ogni tanto gli dico fai ciò che sa fare perché lui sposta sempre gli equilibri. Inizia a star bene anche fisicamente, deve avere la mente libera e lasciare tutta la responsabilità a me. Deve stare tranquillo, poi con Giovanni e i più vecchietti deve prendersi la responsabilità di essere leader”.