I focus. Conte prima di Napoli-Parma: “Lukaku centravanti atipico, Parma squadra pericolosa”

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L’allenatore del Napoli Antonio Conte in conferenza stampa ha presentato la sfida di campionato in programma contro il Parma allo stadio Maradona sabato 31 agosto alle ore 20:45.

Questi i passaggi più interessanti delle sue dichiarazioni.

Sul momento del Napoli.

  • “Vittoria con il Bologna? Sappiamo quanto un risultato può cambiare gli umori, in generale. Può cambiare anche l’approccio, puoi essere più contento, non rilassato, ma puoi avere più entusiasmo, da parte di tutti. Il gruppo di lavoro non è mai mancato in settimana, sono soddisfatto del gruppo, molto, mi danno tutto. Ogni vittoria bisognerà festeggiarla, questo spirito dobbiamo ritrovarlo, non è nulla scontato! Serve un’energia positiva con l’ambiente”“.
  • Sto imparando a conoscere l’ambiente. Stiamo ponendo delle basi che possano durare nel tempo. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio in tutte le cose. Napoli, l’ambiente, il tifoso, non devono lasciarsi trasportare dal momento positivo o negativo, fa parte del percorso. Si deve capire che è iniziato un lavoro su una base che col club ho reputato importante per ricostruire”. 
  • “La prima cosa che dissi e che avevamo subito 48 gol, così non vai da nessuna parte. Si riparte dalle fondamenta. Alcune situazioni come la solidità, erano state perse, anche per i tanti cambi di allenatori. I calciatori lo sanno che essere solidi, composti, è il presupposto per vincere. Noi lavoriamo sotto tutti gli aspetti, la ferocia nella sofferenza è quello che si era perso. Nella difficoltà non erano abituati a soffrire, stiamo cercando di proporre situazioni in cui c’è da soffrire, compattarsi, aiutare, ritrovare quello spirito di squadra che è fondamentale”.

Sulla sfida con il Parma.

  • “Sfida con il Parma? I miei sanno già cosa penso, già da ieri ho fatto drizzare le antenne. E’ una squadra in salute. Quattro punti con Fiorentina e Milan non li fai per fortuna. Ha in organico giocatori forti, hanno energia, sono giovani, se gli lasci campo ti fanno male. Dovremo avere l’intelligenza di attaccare in maniera giusta. Loro ci inviteranno anche ad attaccare, a prendere possesso della metà campo e lì sono terribili perché si compattano e ripartono come razzi. Sarà difficile penso più difficile che col Bologna”.

Su alcuni singoli.

  • “Kvara? Ha voglia di migliorarsi, questo per me è alla base di un’ulteriore crescita. Ha margini notevoli, io sto cercando tatticamente di dargli più imprevedibilità possibile perché se lo metti solo in una zona anche l’avversario legge la situazione, ti raddoppia, ti triplica, può diventare prevedibile, ma stiamo lavorando anche con Politano e Neres Ngonge, con quelli talentuosi e forti nell’uno contro uno, di dargli imprevedibilità dentro al campo. Ciò che mi piace di Kvara è che è un talento che si mette a disposizione della squadra, quello che io cerco, poi la squadra lo esalterà”.
  • “Di Lorenzo? Non lo conoscevo di persona ma sapevo di grandi qualità umane, sapevo dell’amore per la squadra. A tutti ho fatto capire l’importanza di Giovanni anche calcisticamente perché è intelligente, ha i tempi giusti d’attacco, quando viene dentro e fa l’uno due è molto forte e siccome. La ricostruzione non poteva prescindere da uno forte come lui”.
  • “Simeone? Fa parte del gruppo storico, si spende e spande per il Napoli in ogni situazione. La generosità non gli fa difetto. Lui e Raspadori, che con caratteristiche diverse può giocare al posto di Kvara, sono due giocatori importanti, devono stare nella nostra rosa”
  • “Lukaku? E’ un centravanti atipico. Malgrado la mole fisica è veloce, è un giocatore potente, noi abbiamo bisogno sia di uno che tenga botta, ci faccia salire, trovi combinazioni, al tempo stesso avere un calciatori che attacchi gli spazi e faccia male. Mi auguro di averlo a disposizione da subito per farlo entrare in sintonia col resto della squadra”.