C’è la registrazione audio della trasmissione ‘Open VAR’ in onda su DAZN.
In occasione del rigore fischiato in favore dell’Inter il VAR è intervenuto. Ha confermato l’avvenuto contatto tra Anguissa e Dumfries smentendo così la teoria secondo la quale in certi casi il VAR non può intervenire.
Era l’unica cosa che potesse fare, in quanto la percezione dell’intensità del contatto è demandata all’arbitro in campo.
Rigore giusto? Non vogliamo entrare nel merito perché il regolamento attualmente in vigore da ragione all’arbitro. Ma la grande anomalia è che il regolamento avrebbe dato ragione all’arbitro Mariani anche se il rigore non l’avesse fischiato considerando il contatto lievissimo.
Proprio questa discrezionalità lasciata agli arbitri porta a valutazioni SOGGETTIVE diverse l’una dall’altra per casistiche uguali. Così si continua ad alimentare, come in passato, quelli che Conte definisce fastidiosi retropensieri.
Si sperava che il VAR potesse ridurre, se non eliminare, la soggettività aumentando l’oggettività delle valutazioni per renderle il più omogenee possibile e alzando in maniera esponenziale la credibilità delle decisioni arbitrali.
Ma forse prima bisognerebbe adeguare il regolamento (soprattutto sui fuorigioco e i falli di mano) e il protocollo VAR.
I contatti come quello tra Anguissa e Dumfries, che in ogni gara non mancano mai, da regolamento vanno considerati tutti falli?
Il protocollo VAR parla di ‘chiaro ed evidente errore‘: ma se un arbitro sbaglia una valutazione soggettiva come nel caso del mancato secondo giallo al romanista Mancini nella gara con il Bologna o, peggio, come nel caso del fallo di mano in Atalanta-Udinese o, peggio, come la spinta a due mani ai danni di Kvaratskhelia in Napoli-Como, non si tratta di chiaro ed evidente errore e invitare l’arbitro ad andare al monitor? Così un arbitro può correggere il suo errore o di contro assumersi la responsabilità di sbagliare UNA SECONDA VOLTA anche dopo aver rivisto un episodio al monitor.
Lo stesso protocollo VAR NON intende togliere agli arbitri il ‘potere’ della decisione finale. Giusto. Purché tale decisione non sia sbagliata, sia rispettosa e uniforme a quelle prese in passato per episodi simili.
Una piccola nota in chiusura. Il discorso che un arbitro ‘deve gestire la partita’ non è accettabile. Un arbitro ha solo il dovere di applicare il regolamento…non deve gestire un bel nulla!