L’attaccante del Napoli Romelu Lukaku ha rilasciato un’intervista che è possibile leggere in versione integrale sul Corriere dello Sport oggi in edicola e della quale vi proponiamo un breve estratto.
“Qui in Italia la preparazione della partita è molto più importante che da altre parti. I difensori studiano gli attaccanti, ma anche noi studiamo chi ci marca. In Inghilterra avevano una percezione sbagliata. Per loro ero lazy, pigro. All’Inter ero centouno chili, qui a Napoli novantanove. Ma il mio peso forma è centodue.
Prima di conoscere Conte odiavo giocare spalle alla porta ma lui al Chelsea fu molto chiaro che non avrei giocato se non miglioravo questo aspetto. Lo devo ringraziare perché quello che era il mio punto debole si è trasformato in una qualità. Giocare così mi toglie dei gol? Non credo, la strada giusta per arrivare in porta si trova sempre. Io cerco sempre di essere dominante, se sono dominante il gol lo faccio e comunque aiuto i compagni negli inserimenti.
L’estate scorsa sapevo che sarei venuto a Napoli. Se un club dice non ti vuole più decide quando e dove finirai. Ma se sei tu a volertene andare non hai la possibilità di farlo, ti portano all’ultimo, ti sfiniscono. Le società hanno rapporti con la stampa e ci vuole poco per mettere in difficoltà il giocatore, per far passare l’immagine sbagliata.
Scudetto? Me lo gioco con Inter, Atalanta e la Juve che è a meno sei.
Napoli? Qui è davvero stimolante tutto mi riporta alla squadra, alla passione e l’energia che trasmette la gente è incredibile. Chiuderò all’Anderlecht, la squadra del cuore, l’ho promesso a mio figlio che gioca lì”.