Milan-Napoli 0-2: i commenti degli azzurri ai microfoni delle Tv e delle radio

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Alcuni tesserati del Napoli e ai microfoni dei media hanno commentato la gara di campionato giocata contro il Milan al Meazza.

Antonio Conte: “Nessuno si nasconde, ho le spalle larghe, un nome e una carriera. Dobbiamo vedere quello che stiamo facendo quest’anno che dopo dieci giornate secondo me ha qualcosa di incredibile, inaspettato anche per il più folle. Rimaniamo molto ma molto umili, con i piedi per terra, cercando di andare di partita in partita.  Ogni club quando inizia la stagione sa benissimo qual è il suo obiettivo, noi sappiamo qual è il nostro prima di tutto tornare in Europa. Poi se riusciamo a entrare dalla porta principale tutto di guadagnato.

Non vi dimenticate che stiamo parlando di una squadra che è finita 41 punti dietro la prima in classifica. Napoli è un ambiente bello caldo e c’è bisogno di equilibrio. La cosa che mi rende orgoglioso è che nel giro di 4 mesi siamo riusciti a creare un gruppo molto unito e solido, dove si pensa col ‘noi’ e non con ‘io’. Questo è sicuramente uno dei migliori gruppi che ho avuto in carriera, e quando c’è unità d’intenti e tutti quanti vedono lo stesso obiettivo, c’è una visione all’interno tra me e il club, questo si percepisce in tutto l’ambiente. Respiro aria veramente pulita, bella, respiro la passione e l’entusiasmo. Vincere a Napoli? Ci siamo dati 3 anni, stiamo ricostruendo qualcosa ma c’è bisogno di tempo”.

Kvicha Kvaratskhelia: “Sono felice per il mio primo gol a San Siro, non solo per me ma anche per la squadra. Stiamo andando molto bene e dobbiamo continuare così, dobbiamo continuare a lavorare duramente ma nello Scudetto ci crediamo. Napoli è una città che vive di passione”.

Alex Meret: “La squadra sta lavorando benissimo dal punto di vista difensivo. C’è grande applicazione da parte di tutti. Siamo stati bravissimi a chiudere al Milan tutti gli spazi. La parata più difficile della serata è quella su Leao. Sono contento della prestazione mia e della squadra. Scudetto? Presto parlarne, dobbiamo pensare partita dopo partita”.