REGOLA 12 – Falli e scorrettezze

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Estratto essenziale dal “Regolamento del Giuoco del Calcio” delle competizioni professionistiche. Approvato dalla ‘The International Football Association Board”, dalla “Federazione Italiana Giuoco Calcio” e dalla ‘Associazione Italiana Arbitri’.

I cinque concetti base.

  • NEGLIGENZA: significa che il calciatore mostra una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che agisce senza precauzione. Nessun provvedimento disciplinare.
  • IMPRUDENZA: significa che il calciatore agisce con noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario. Ammonizione.
  • VIGORIA SPROPORZIONATA: si intende che il calciatore eccede nell’uso della forza necessaria e mette in pericolo l’incolumità di un avversario. Espulsione. 
  • GRAVE FALLO DI GIOCO: un tackle o un contrasto che mette in pericolo l’incolumità di un avversario commesso con vigoria sproporzionata o brutalità. In pratica quando un calciatore colpisce un avversario da davanti, di lato o da dietro, utilizzando una o entrambe le gambe, con vigoria sproporzionata o che metta in pericolo l’incolumità di un avversario. Espulsione. 
  • CONDOTTA VIOLENTA: quando usa o tenta di usare vigoria sproporzionata o brutalità contro un avversario in mancanza di contesa per il pallone, o contro un compagno di squadra, un dirigente, un ufficiale di gara, uno spettatore o qualsiasi altra persona, a prescindere dal fatto che si concretizzi o no un contatto. Se in mancanza di contesa per il pallone, un calciatore colpisce intenzionalmente con le mani o le braccia un avversario o qualsiasi altra persona sulla testa o suo sul volto a meno che la forza usata sia irrilevante. Espulsione.

I falli e le scorrettezze (la loro valutazione è a totale discrezione dell’arbitro).

Prevedono due tipi di calci di punizione.

Calcio di punizione diretto (Rigore se in area o se sulla linea che la delimita).

Si può calciare anche direttamente in porta e viene fischiato quando un calciatore commette una delle seguenti infrazioni nei confronti di un avversario:
– caricare di spalla (non è considerato fallo il contatto spalla contro spalla);
– spingere;
– saltare addosso;
– dare o tentare di dare un calcio;
– colpire o tentare di colpire un avversario (compreso con la testa);
– sgambettare o tentare di sgambettare;
– trattiene un avversario;
– morde o sputa a qualcuno;
– lancia un oggetto contro il pallone, un avversario o un ufficiale di gara o tocca il pallone con un oggetto tenuto in mano;
– tocca il pallone con le mani (ad eccezione del portiere nella propria area di rigore).

Calcio di punizione indiretto.

L’arbitro tiene un braccio alzato per indicare che il calcio di punizione è indiretto e lo tiene alzato fino a quando la ripresa è da ritenersi valida, ossia la palla esce fuori direttamente fuori dal campo oppure c’è un secondo tocco del pallone di un calciatore avversario o di un compagno di squadra di chi ha battuto il calcio di punizione. 

Si fischia quando un calciatore:

– gioca in modo pericoloso SENZA CONTATTO CON L’AVVERSARIO (con il contatto il calcio di punizione sarà diretto);
– ostacola la progressione di un avversario senza che ci sia contatto fisico (significa mettersi sulla traiettoria dell’avversario per ostruirlo, bloccarlo, farlo rallentare o costringerlo ad un cambio di direzione quando il pallone non è a distanza di gioco cioè nella condizione di essere giocato da entrambi i calciatori);
– protesta, usa un linguaggio e/o dei gesti offensivi, ingiuriosi o minacciosi o compie altre infrazioni verbali;
– impedisce al portiere di liberarsi del pallone che ha tra le mani o su una mano, tra la mano e una superficie qualsiasi del terreno, quando lo fa rimbalzare sul terreno, oppure calcia o tenta di calciare il pallone quando il portiere è in procinto di liberarsene.

– se in maniera antisportiva tenta di passare la palla al proprio portiere con la testa, il torace, il ginocchio, ecc., indipendentemente dal fatto che il portiere tocchi o no il pallone con le mani;
– se un calciatore salta sulle spalle di un avversario per colpire la palla (comportamento antisportivo)
– se un portiere, all’interno della propria area di rigore tocca il pallone con le mani dopo
a) essersene liberato e prima che lo stesso sia stato toccato da un altro calciatore;
b) che è stato intenzionalmente calciato verso di lui da un compagno di squadra;
c) averlo ricevuto direttamente da un compagno di squadra su rimessa dalla linea laterale.

E’ considerata un’infrazione del portiere se all’interno della propria area di rigore, controlla il pallone con le mani / braccia per più di otto secondi prima di spossessarsene. In questo caso viene assegnato un calcio d’angolo alla squadra avversaria. L’arbitro deciderà quando il portiere ha il controllo del pallone e quando iniziano gli otto secondi, e conterà visibilmente gli ultimi cinque secondi con una mano alzata.

IL FALLO DI MANO.

Al fine di determinare un fallo di mano, il limite superiore del braccio coincide con la parte inferiore dell’ascella e il contatto è punibile solo se avviene al di sotto dell’ascella.

Non ogni contatto del pallone con una mano o un braccio di un calciatore costituisce un’infrazione.

E’ un’infrazione se un calciatore:

  • tocca il pallone con le proprie mani / braccia quando queste sono posizionate in modo innaturale (quando la posizione delle sue mani / braccia non è conseguenza del movimento del corpo per quella specifica situazione o non è giustificabile da tale movimento) aumentando lo spazio occupato dal corpo;
  • muove le mani/braccia verso il pallone;
  • segna direttamente una rete nella porta avversaria anche se il tocco con le mani/braccia è accidentale;
  • segna immediatamente dopo che il pallone ha toccato le sue mani / braccia, anche se in modo accidentale (non è infrazione se il pallone passato o condotto percorre una certa distanza e/o ci sono più passaggi prima che la rete venga segnata o se trascorre un certo intervallo di tempo tra il contatto accidentale e la segnatura).

I comportamenti antisportivi – ammonizione.

Si hanno quando un calciatore:

  • Tenta di ingannare l’arbitro, ad esempio fingendo un infortunio o di aver subito un fallo (simulazione).
  • Scambia il ruolo con il portiere con il pallone in gioco o senza l’autorizzazione dell’arbitro (vedi Regola 3).
  • Commette in modo imprudente una delle infrazioni sanzionabili con un calcio di punizione diretto.
  • Tocca il pallone con le mani per interferire o interrompere una promettente azione d’attacco.
  • Commette ogni altra infrazione che interferisce o interrompe una promettente azione d’attacco. Eccetto il caso in cui l’arbitro assegna un calcio di rigore per un’infrazione derivante da un tentativo di giocare il pallone.
  • Nega a un avversario un’evidente opportunità di segnare una rete con un’infrazione derivante da un tentativo di giocare il pallone. L’arbitro assegna un calcio di rigore.
  • Tocca il pallone con la mano nel tentativo (indipendentemente che abbia successo o no) di segnare una rete. Oppure nel tentativo senza successo di evitare la segnatura di una rete.
  • Traccia dei segni non autorizzati sul terreno di gioco.
  • Mentre sta uscendo dal terreno di gioco, dopo aver ricevuto l’autorizzazione dell’arbitro, gioca il pallone.
  • Mostra una mancanza di rispetto nei riguardi dello spirito del gioco.
  • Distrae verbalmente un avversario durante il gioco o una ripresa di gioco.
  • Se festeggia una rete segnata (anche se non convalidata):
    – avvicinandosi agli spettatori in modo tale da causare problemi di sicurezza e/o per l’incolumità e/o si arrampica sulla recinzione
    – agendo in un modo provocatorio o derisorio
    – coprendosi la testa o il volto con una maschera o altro oggetto similare
    – togliendosi la maglia o copre la testa con la maglia.

L’APPLICAZIONE DEL VANTAGGIO.

L’arbitro può applicare il vantaggio a sua discrezione se l’interruzione del gioco per un’infrazione di gioco favorirebbe chi la commette o danneggerebbe chi la subisce. Eventuali ammonizione o l’espulsione vengono poi comminate alla prima interruzione del gioco.

Non può essere applicato per un grave fallo di gioco, una condotta violenta o un’infrazione che comporta una seconda ammonizione, a meno che non ci sia una chiara opportunità di segnare una rete.

Se un difendente inizia a trattenere un attaccante fuori dell’area di rigore e prosegue a trattenerlo all’interno di questa, l’arbitro deve assegnare un calcio di rigore.

Il D.O.G.S.O. (“Deny an Obvious Goal Scoring Opportunity” in italiano”Negare un’evidente opportunità di segnare una rete”.)

Si verifica quando un calciatore, commette un’infrazione contro un avversario, al quale nega un’evidente opportunità di segnare una rete e (ad esempio: trattiene, spinge, tira, mancanza di possibilità di giocare il pallone, ecc.).

  • Il DOGSO commesso in qualsiasi parte del campo ad eccezione della propria area di rigore prevede l’espulsione del calciatore.
  • Se la commette in area di rigore nel tentativo di giocare il pallone o da una contesa per il pallone va ammonito.
  • Se la commette in area di rigore senza la possibilità di poter giocare o contendere il pallone va espulso.

Nella valutazione del DOGSO bisogna prendere in considerazione i seguenti parametri:

  • La distanza tra il punto in cui è stata commessa l’infrazione e la porta
  • La direzione generale dell’azione di gioco
  • La probabilità di mantenere o guadagnare il controllo del pallone
  • La posizione e il numero dei difendenti

NELLA TABELLA SEGUENTE SONO INDICATI QUANDO SONO PREVISTE AMMONIZIONI ED ESPULSIONI PER FALLI E SCORRETTEZZE.