Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni in occasione della presentazione della partnership tra il club partenopeo e la Sorgesana marchio di acque minerali.
“Ci sono denigratori delle aziende a tiraggio familiare, dicendo che non si espanderanno mai. Io non credo che i fondi siano il salvataggio delle imprese, tantomeno nel calcio.
I 20 anni di presidenza? Bilancio ultra-positivo, in un paese complicato, Napoli veniva descritta come ingovernabile ed il calcio a Napoli ha dimostrato che qui si può e si deve lavorare. Si è sempre detto che Napoli è un club di passaggio per i calciatori e invece siamo un club che lancia campioni ed un punto di arrivo. In una fase dove il calcio spende meno, il Napoli investe oltre 150mln di euro nel mercato estivo per un cambiamento totale.
Questo è stato possibile grazie ad un modello di sostenibilità e pianificazione portato avanti dal 2004. In un calcio che non rispetta le regole e falsa la competizione noi abbiamo dimostrato che un altro calcio è possibile, vincendo lo Scudetto restando fedeli ai nostri valori. I diritti d’immagine da 20 anni detenuti al 100%, dopo una prima fase dove abbiamo portato il club ai vertici in Italia ed in Europa, inizia la seconda fase spostando il focus anche su investimenti per consacrare l’azienda definitivamente.
Il calcio dove il vecchio supera sempre il nuovo ha accumulato debiti. Ho fatto tanti acquisti e non ho mai fatto una lira di debiti. Quando si dice che il calcio italiano non va da nessuna parte è perché nessuno vuole andare in parti diverse. Tranne alcuni casi, i club non partecipano, per non parlare dei fondi, un disastro.
Il calcio Napoli sarà consacrato nella sua indipendenza. Stiamo procedendo a una riorganizzazione come club europeo.
Infrastrutture? Puntiamo a un nuovo centro sportivo, una casa unica per prima squadra e giovanili, lavorando come non abbiamo potuto fare sul territorio nella prima fase. Un’area già è stata individuata ma necessita di una bonifica che faremo a nostre spese. Un investimento anche nel vivaio.
Il secondo elemento è l’acquisto e la riqualificazione del Maradona e anche delle aree circostanze. Uno stadio funzionale ma anche un’esperienza quotidiana con aree commerciali, interattive, di ristorazioni e museo. Siamo ottimisti anche per la vendita del Maradona. Senza polemizzare sto cercando di assicurare un nuovo stadio o rimodulando il Maradona o costruirlo altrove come quinto stadio degli Europei. Mi chiedo: devo dare il via ai lavori ed hanno già impegnato lo stadio per i concerti? Napoli è complicata da questo punto di vista.
Sono presidente da 20 anni, ma lo spettacolo è appena cominciato. Ci aspetta un futuro ricco di sfide. Avremo la vetrina del centenario e siamo pronti a stupirvi con effetti speciali degni dei migliori film.
Il più grande orgoglio è stato vincere rispettando regole e persone, continueremo sempre a competere con questi principi.