L’allenatore del Napoli Antonio Conte in conferenza stampa ha commentato la gara di campionato giocata contro l’Inter allo stadio Meazza di Milano.
Questi i passaggi più interessanti delle sue dichiarazioni.
“Reazione dopo la sconfitta? Noi mettiamo in preventivo che ci può stare che perdi in casa con l’Atalanta, non abbiamo perso contro una squadra debole ma una squadra che fa la Champions. Oggi abbiamo fatto una buona gara a livello di applicazione, di intensità, di pressione, di accettare i duelli, contro una signora squadra come l’Inter. Mi dispiace che abbiamo commesso alcuni errori in uscita abbastanza elementari. Stiamo lavorando tanto e prima o poi questo lavoro dovrà venire fuori, oggi abbiamo sbagliato alcuni passaggi facili. Sono molto contento perché in tre trasferte contro tre top come Juventus, Inter e Milan usciamo con cinque punti, nonostante con la decisione del rigore qualcuno abbia provato a creare un qualcosa che mi ha dato molto fastidio”.
“Solidità difensiva? In altre partita avevamo abbassato Politano, oggi era alto e abbiamo difeso a quattro, contro un attacco a cinque. Diverse persone mi chiedevano perché abbassassi Politano, oggi l’ho lasciato alto e abbiamo trovato una buona solidità comunque. È importante perché, se non prendi gol, come minimo pareggi. Se poi segni ottieni anche i tre punti. Noi dobbiamo continuare a lavorare, cercando fare sempre di più: rispetto ad altre squadre che lavorano da tempo con l’allenatore, siamo a buon punto”.
Poi decisamente arrabbiato attacca il protocollo e l’utilizzo del VAR:
“Oggi sono arrabbiato per questa cosa del VAR, non per la decisione. Mi ha dato fastidio sentirmi dire che, su un rigore inesistente, il VAR non può intervenire la prendo come una presa in giro. Se c’è un errore deve intervenire. Si sta creando un protocollo che porta a delle dietrologie. Kvaratskhelia spinto, rigore clamoroso e sento dire che il VAR non può intervenire perché spetta all’arbitro valutare. Se c’è un errore devi intervenire e devi correggere, o almeno chiamare l’arbitro al monitor. Se poi conferma la scelta sono il primo a difenderlo. Sennò così si creano cattivi pensieri e io non ne voglio avere, voglio onestà intellettuale. Ma chi ha fatto questo protocollo? A me sembra messo per creare confusione. Parlo non solo per me siamo incazzati neri tutti quanti per questi dubbi che creano dei retropensieri, delle dietrologie. Io voglio stare tranquillo in panchina, altrimenti prendo ammonizioni o espulsioni. Il VAR per me è uno strumento bellissimo. Ma perché deve intervenire quando conviene: se c’è un errore, deve intervenire. Togliamolo sto protocollo, togliamo sti alibi. Io voglio onestà”.